Diciamo la verità, il solo fatto di essere nati a Napoli non ci rende necessariamente napoletani DOC, per esserlo bisogna aver fatto almeno la metà di queste cose:
Cibo
Devi aver mangiato almeno una volta il franfellicco o la ‘rattatella. Il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, devi aver mangiato le zeppole, conta anche se le hai solo portate a casa di qualcuno, ma se le hai portate e non le hai mangiate, qual è il tuo problema?
Devi aver mangiato il coppetiello di frittura, ovviamente solo come antipasto o per “apparare lo stomaco”, non è accettabile averlo mangiato in sostituzione di un pasto.
Devi aver mangiato la pizza avanzata dal giorno prima a colazione e hai assaggiato il vino e il panuozzo di Gragnano ed ancora ti ricordi come erano buoni.
Vita di strada
Devi aver fatto qualcosa da “scugnizzo” almeno una volta nella vita.
Il che comprende: aver fatto “filone” a scuola per andare poi a giocare a calcio da qualche parte, nei parchi, o essere andato a mare a pescare con mezzi improvvisati, sugli scogli o a farsi il bagno anche nei mesi più assurdi.
Comprende anche aver chiesto a qualche signora dalla finestra un bicchiere d’acqua o aver preso una secchiata d’acqua in testa inattesa per il troppo casino.
Hai cantato almeno una volta per strada.
Luoghi d’obbligo
Conosci a menadito il Bosco di Capodimonte, lo Stadio, il Parco Virgiliano, San Martino, piazza del Plebiscito o la Gaiola che chiami Caiola.
A San Martino in particolare sei andato almeno una sera a bere una birra con un sacco di amici e poi ti sei fermato/a a pensare “perché siamo venuti qui?”, oltre al panorama non c’è altro, eccetto due panchine per sedersi che al 90% saranno sicuramente occupate da almeno 8 persone su ognuna. Ma poi assaggi quella pizzetta, prendi quel caffè e vedi quel panorama e allora ricordi perché alla fine si sceglie sempre San Martino.
Feste sacre
Consideri pasquetta e ferragosto sacri.
Pasquetta si deve per obbligo mangiare fuori con gli amici, casatiello e pastiera non possono assolutamente mancare.
Sia per ferragosto che per pasquetta ci si inizia ad organizzare l’anno prima ma inevitabilmente si arriva all’ultimo minuto che ancora non si sa cosa fare e si continuerà a cambiare idea fino a quando non si sta già in macchina.
Panorami
Il Vesuvio è il tuo giornale meteo personale, sai che se ci sono le nuvole sulla cima viene a piovere ed è più affidabile di qualsiasi colonnello che hai visto in TV.
Se vedi il Vesuvio anche dall’aereo mentre stai atterrando, dal treno o in una foto ti senti automaticamente a casa.
Conosci e apprezzi la particolarità di Spaccanapoli soprattutto vista dall’alto.
Sai che guardando il mare vedrai in lontananza le isole e inizierai a dire nomi a caso con gli amici “quella è Capri”, “no è Ischia”, “no è Nisida”, “no è la Sardegna…”.
Se hai fatto almeno la metà di questo allora complimenti! Sei un vero napoletano, adesso vesti questa etichetta con orgoglio, quando viaggi in un altro paese non c’è bisogno che tu dica “I’m italian” puoi dire allegramente “I’m neapolitan”.
Sicuro qualcuno con un accento strano, forse svedese o inglese risponderà “we cumpà”.
La foto di copertina è di Roberto Fusco – vedinapoli.rfnet.it
Essere napoletano è un luogo della mente,uno spazio in cui rifugiarsi quando sei lontano da Napoli,i colori,i sapori gli odori e il calore della gemte,tutto il resto è cartolina.