Perchè a Napoli si dice “Mesale”? Le origini e il significato della parola
Quand'è che un napoletano usa "'o mesale"?
La lingua napoletana è il risultato di tutte le contaminazioni che ha subito nel corso dei secoli. Di anno in anno, di dominazione in dominazione, ogni popolo ha lasciato qualcosa di sé contribuendo a forgiare ed arricchire il patrimonio culturale e linguistico partenopeo. Questa eredità ha fortemente influenzato e plasmato il dialetto napoletano. Sono, infatti, numerosi i vocaboli di uso comune che hanno radici lontane e che ancora oggi ricordano la storia di Napoli. Oggi scopriremo insieme le origini della parola “mesale”.
Che cos’è il mesale a Napoli?
Prima di sedersi per consumare un pasto, è di uso comune apparecchiare la tavola: posate, piatti, bicchieri, tovaglioli. Tutto prende il suo posto in questo rituale di preparazione antecedente all’inizio del banchetto vero e proprio. Ma cos’è che si dispone come prima cosa sul tavolo? Qual è l’oggetto che per primo prende posto? È proprio lui: il mesale.
"Si nu guaio 'e notte", un simpatico modo di dire napoletanoA Napoli, quando l’ora di pranzo o cena si avvicina un solo eco risuona nelle case: “Miett’ o’ mesale”. Ora avete capito di cosa si tratta? Il mesale non è altro che la tovaglia da tavola.
Quali sono le origini della parola Mesale?
Le origini della parola mesale sono da ricercare nella lingua latina. Si ritiene, infatti, che mesale sia diretto discendente dal sostantivo latino mensa. Questo è il termine con cui veniva comunemente indicata la tavola da pranzo. Da esso è poi derivato l’aggettivo “mensalis”, e quindi “mensale”, per indicare qualsiasi cosa che facesse riferimento alla tavola da pranzo. Da mensale a mesale il passo è stato poi breve, molto probabilmente anche in seguito alla dominazione spagnola.
Molto accreditata è, infatti, l’ipotesi che nella trasformazione, con la conseguente perdita della consonante n, c’entri l’influenza spagnola. Infatti, il termine spagnolo utilizzato per designare la tavola da pranzo è mesa. Una parola le cui origini viaggiano in epoche diverse, ma che è radicata più che mai nella quotidianità di ogni napoletano che si rispetti.