È di un napoletano l’invenzione del momento che sta spopolando tra i design addict e i cultori del genere di tutto il mondo. Si chiama ON come acronimo di Old e New, vecchio e nuovo, ed è il giradischi ad alta tecnologia e dal sapore vintage che sta conquistando Si tratta di una creazione di ultima tecnologia nata dal napoletano, Giuseppe Pinto. Trentatré anni, fonico per passione e per lavoro in un sottoscala di Materdei, dove da anni ripara apparati audio e sperimenta nuovi congegni, dice: “da mio nonno Giuseppe, radiotecnico, ho imparato il mestiere. Mio nonno paterno mi ha suggerito l’ispirazione”.
Affida agli amici Fabio Chianese ed Ettore Ambrosio il design e trova in Angelo Punzi, patron della Gma di Giugliano, il suo finanziatore. 350mila euro l’investimento iniziale. Il risultato è un prodotto 100 per cento napoletano. Dall’idea alla realizzazione finale. Un capolavoro di tecnologia ed eleganza. di 7
Maradona fa una sorpresa a Milik, il bellissimo gesto del campioneON è il primo giradischi plug and play che, nei suoi 6,5 centimetri di altezza, gestisce tutte le sorgenti, dall’analogico al digitale: si collega al computer con un cavo Usb e ai dispositivi portatili (smartphone, tablet e lettori di musica digitale) attraverso un ricevitore audio Bluetooth. Accoglie in sé un preamplificatore valvolare con alimentazione dedicata e, a seconda delle esigenze, amplificatori a partire da 100 Watt fino a 500 Watt RMS.
“C’è grande interesse e abbiamo le prime richieste dall’estero – racconta Giuseppe – i primi 100 esemplari sono stati prenotati” conferma Giuseppe.
e in effetti in design è accattivante: la base è in Corian bianco, il piano in multistrato di betulla impiallacciato, il braccio in fibra di carbonio. Una sintesi perfetta di artigianalità e ricerca tecnologica che ne fanno un oggetto senza tempo ad alta precisione.
Un successo meritato quello di Giuseppe Pinto che in queste ore è al Salone Son & Image di Parigi, a maggio è stato presentato alla fiera High End di Monaco dove Giuseppe ha raccolto le prime richieste da 80 distributori di altrettanti Paesi.
Fonte Repubblica Napoli
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