Napoli si mobilita per Port’Alba, la storica via dei librai: la salvezza della cultura scende in piazza
Mobilitazione a Port'Alba contro il degrado e per il recupero di una strada essenziale per la cultura e la lettura.

Port’Alba è uno dei luoghi più importanti e iconici di Napoli: chi non conosce o non è mai passato per la storica via dei librai, con le sue bancarelle caratterizzate dai libri a poco prezzo e l’emblematica arcata che porta da Piazza Dante a Piazza Bellini? Il luogo, ormai, è diventato quasi accessorio e, al posto delle storiche librerie o dei negozi di libri scolastici, spuntano dalla notte al giorno nuovi bar e punti di street food. Un po’ come sembra a tutti i napoletani, la grande affluenza turistica sta rendendo la città di Napoli a misura di visitatore, quasi una caricatura di se stessa.
Tutto ciò che la rendeva storicamente e culturalmente rilevante sta diventando un fan service ai visitatori, levando ai cittadini alcuni dei luoghi più simbolici e cari del capoluogo. Port’Alba è uno di quei luoghi simbolo della città che sta lentamente perdendo la sua identità. Per questo, il popolo napoletano insorge: contro il degrado e per il recupero di questa splendida via del centro.
La Congiunzione degli Opposti, la presentazione delle attività del laboratorio al Maschio AngioinoPort’Alba, la mobilitazione del cittadini napoletani per recuperare la strada dei librai e della cultura
A Port’Alba partono importanti iniziative culturali volte al recupero di uno dei luoghi più iconici della città: la storica via dei librai, con le sue bancarelle e i punti vendita dedicati alla cultura. Una di queste iniziative è stata la Notte Bianca per tutelare la zona: tanti gli ospiti illustri, come lo scrittore Maurizio De Giovanni. De Giovanni, che ha dichiarato durante l’evento: «Port’Alba non è solo il luogo dei libri o il luogo dei napoletani. È il posto in cui libri e persone si incontrano e nasce un’altra cosa».
Tanti altri rappresentanti della cultura napoletana hanno presenziato, come il sassofonista Marco Zurzolo, ma anche alcuni esponenti della politica come l’ex sindaco Antonio Bassolino, Francesco Borrelli, Gianni Simioli. Presente anche Luigi Carbone, consigliere comunale e presidente della commissione Attività Produttive, ma anche gli scrittori Pietro Treccagnoli e Gigi Di Fiore. La disamina critica della situazione a Port’Alba di De Giovanni è stata acuta e precisa: “Napoli ha un’immensa creatività e un bassissimo livello di industria culturale. Napoli ha gli scrittori più importanti e tradotti in Italia e all’estero ma non ha una propria casa editrice di respiro nazionale. E allo stesso modo funziona con i grandi musicisti, la scuola di danza più importante d’Italia, grandissimi registi senza casa di produzione. La creatività è forte ma l’industria culturale manca. Quando l’industria prenderà atto dell’esistenza della creatività faremo finalmente un sistema che migliorerà Napoli”.
