Le festività natalizie sono alle porte e con queste anche le dolci leccornie e la deliziosa frutta secca tipica di questo periodo, una tradizione ormai radicata del Natale che grandi e piccoli amano e aspettano con ansia.
In particolare una prelibata variante delle castagne, preparate e gustate in mille modi, riguarda le cosiddette “castagne del prete” che rappresentano l’apice della più antica usanza irpina e richiedono un particolare processo di cottura, una prima fase di essiccazione, una tostatura in forni molto caldi e successiva idratazione a base di acqua e vino.
La prelibata alternativa di queste castagne deve il suo nome ad un paio di leggende tra le quali una in particolare narra di un prete che, ricevute in dono molte castagne, le caricò su un mulo per trasportarle fino a casa. L’animale, provato dall’ingente peso cadde facendo riversare i frutti in un fiume. Il prete le raccolse tutte e una volta a casa, per farle asciugare, le mise in un forno. Solo dopo, quando le assaggiò, si rese conto di aver dato vita ad una ricetta unica, rendendo le castagne più gustose e morbide, un frutto che oggi è uno dei più amati del periodo natalizio.
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