Roberto Saviano “laureato illustre” agli 800 anni della Federico II: “Gli studi a Napoli hanno determinato la mia vita”
Roberto Saviano viene premiato all'Università che lo ha visto laurearsi, formarsi e diventare lo scrittore napoletano più influente della storia contemporanea.
Il 5 giugno 2024, l’Università Federico II di Napoli ha conferito a Roberto Saviano il prestigioso titolo di “laureato illustre”, celebrando gli 800 anni dalla sua fondazione. L’ateneo, sotto la guida del Rettore Matteo Lorito, ha voluto riconoscere i meriti di Saviano nel campo del giornalismo e della letteratura, sottolineando il suo contributo significativo alla denuncia della criminalità organizzata in Italia, in particolare attraverso il celebre libro Gomorra.
Saviano è “laureato illustre” e parla della sua formazione a Napoli
Saviano ha accolto questo onore con profonda emozione, descrivendolo come un “ritorno a casa” e rimarcando l’importanza della sua formazione filosofica a Napoli, dove ha studiato pensatori come Bruno, Spinoza, Heidegger, Levinas, Merleau-Ponty, Bloch, Adorno, Simone Weil, Michaelstaedter e Peter Wessel Zapffe. Ha espresso come queste influenze abbiano plasmato la sua carriera e soprattutto come, nonostante la sua vita non si sia rivelata un percorso un discesa, ottenere questo riconoscimento è stato per lui come ritornare a casa: “Se posso patire, posso gioire e questa è la prova che sono ancora in vita. L’Università Federico II mi ha eletto Laureato Illustre, è stato come un ritorno a casa. Studiare a Napoli ha determinato tutta la mia vita”.
Vomero, restaurate le scale panoramiche di via Luca Giordano: saranno intitolate ad Artemisia GentileschiLa cerimonia, svoltasi al Teatro San Carlo di Napoli e presentata da Alberto Angela, ha visto la partecipazione di numerose altre personalità insignite dello stesso titolo. Tra di esse, la scrittrice Viola Ardone, il capo del Dipartimento per gli Affari interni territoriali Claudio Palomba, il presidente del Mission Board for Vaccination Gualtiero Walter Ricciardi, il capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Giovanni Russo, la scrittrice Chiara Valerio e il CEO di Aeroporti di Roma Marco Troncone.