Richiesta estorsiva ad un panificio: 5mila euro al mese e 10 centesimi per ogni chilo di pane
Un brutto fatto di cronaca sventato grazie a carabinieri e polizia. La tentata estorsione, che all'inizio era di 3000 euro, era stata fatta ad un imprenditore di Miano e alla sua compagna. Fermate otto persone.
Brutto fatto di cronaca, estorsione ai danni di un imprenditore proprietario di panifici.
Denunciate otto persone, grazie all’intervento di polizia e carabinieri. All’inizio la richiesta estorsiva era “solo” di 3.000 euro al mese, la motivazione era che “occorreva sovvenzionare” le famiglie dei detenuti. Dopo un po’ tale somma non bastava più, ecco allora che le pretese aumentano, 5.000 euro al mese e 10 centesimi per ogni chilo di pane.
Jennifer Lopez e Ben Affleck a Capri: stanze fino a 18mila euroIl pizzo era stato chiesto ad un panettiere proprietario di diversi negozi situati a Napoli e provincia. L’imprenditore è arrivato a pagare anche 12.000 euro in poco tempo. Nel caso in cui non avesse pagato sarebbe uscito dal giro del pane in favore del clan, che non si sarebbe fermato solo a questo.
La denuncia
La compagna, preoccupata dai risvolti economici e soprattutto temendo per la vita dell’uomo, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri della Compagnia Vomero.
La denuncia è stata fatta all’inizio in forma anonima, poi formalizzandola insieme al compagno. La brutta storia è stata sventata da un’operazione congiunta dei carabinieri della compagnia Vomero e dei poliziotti della Squadra Mobile di Napoli e del commissariato Scampia. Otto persone, appartenenti ad un noto gruppo camorristico sono state poste in stato di fermo. A breve ci sarà l’udienza per la convalida dei fermi.