La moda dell’home restaurant a Napoli
Hai una casa grande ma non sai che fartene? La risposta è l’home restaurant. Un nuovo concetto di ospitalità a metà strada tra una tavolata, una trattoria casereccia e un bed and breakfast.
Hai una casa grande ma non sai che fartene? La risposta è l’home restaurant. Un nuovo concetto di ospitalità a metà strada tra una tavolata, una trattoria casereccia e un bed and breakfast. Napoli è la città dell’accoglienza, tante strutture ricettive della città sono ancora a conduzione familiare. La passione per l’hospitality fa parte del DNA di ogni napoletano.
L’home restaurant per i napoletani
Nell’epoca della sharing economy (economia della condivisione) le cene a casa stanno diventando un must. Il fenomeno funziona in questo modo: dei perfetti sconosciuti si incontrano a casa di una persona e condividono dei piatti e degli alimenti genuini, contribuendo alla spesa. Il primo contatto avviene via internet, attraverso i social. A quel punto si sceglie l’evento, si effettua la prenotazione online (sul sito dell’home restaurant o sulla sua pagina Facebook). La tradizione gastronomica napoletana e il senso di ospitalità dei napoletani sono due assi vincenti per la creazione di ristoranti tra le mura domestiche. Napoli, infatti, è piena di case antiche, risalenti al Settecento. Stanzoni grandi e alti, ambienti soppalcabili e spesso enormi rispetto alle esigenze minimal dell’uomo del 2000. La condivisione di una cena diventa anche un’opportunità per instaurare nuove relazioni sociali e creare delle community anche fuori dall’ambiente virtuale. Il social eating non è soltanto una tendenza del momento ma un’opportunità, soprattutto per i napoletani. Questo settore, come dimostrano delle analisi condotte da una nota banca online, è in piena crescita, quindi potrebbe offrire delle possibilità occupazionali a tante persone che sono in cerca di lavoro.
Le 5 migliori pizze a portafoglio di NapoliL’home restaurant per i turisti
Un turista quando viene a Napoli piange 2 volte, quando arriva e quando deve andarsene. Persone di ogni parte del mondo, senza distinzione di sesso, età e cultura vengono abbracciati da Napoli e dalla sua gente che ti va entrare nel proprio basso, tra i vicoli del Centro storico e ti offre una tazza di caffè o una fettina di pastiera. La tradizione gastronomica napoletana e il senso di ospitalità dei napoletani sono due assi vincenti per la creazione di ristoranti tra le mura domestiche. Napoli, infatti, è piena di case antiche, risalenti al Settecento. Stanzoni grandi e alti, ambienti soppalcabili e spesso enormi rispetto alle esigenze minimal dell’uomo del 2000. Un’esperienza di questo tipo permette di conoscere a fondo la realtà del posto, le sue usanze e la sua tradizione gastronomica, vivendo le strade e i borghi della città come un cittadino.
Le regole da seguire
Se ti è venuta voglia di metterti in gioco, ci sono alcune regole che devi conoscere. Se vuoi svolgere l’attività di ristoratore tra le tue mura di casa, non sei soggetto a tutti gli obblighi previsti per le attività commerciali compresa l’autorizzazione sanitaria, ti suggeriamo comunque di ottenere un attestato sulla sicurezza degli alimenti. Sul paino fiscale, invece puoi svolgere la tua attività in modo occasionale senza dover aprire una partita iva, fino ad un massimo lordo di 5.000 euro annui. Insomma, perché non provarci?
Come partecipare!
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Bella ed interessante iniziative ma secondo me meglio in una app e poi : i costi?