“Gli impressionisti e la Parigi di fin de siècle” in mostra a Napoli: la rivoluzione della luce e del colore

Dal 23 Novembre 2024 al 27 aprile 2025, la Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta - LAPIS MUSEUM – ospiterà 150 opere di firma impressionista e post-impressionista (da Monet a Van Gogh); 150 come gli anni che sono trascorsi dalla nascita di questa corrente artistica che vide la luce nella sua prima grande mostra autogestita del 1874 e, fin da subito, fu rivoluzionaria.

News
Articolo di , 28 Ott 2024
897
Auguste Renoir - La Grenouillère (Wikipedia)

In Piazzetta Pietrasanta, presso il LAPIS MUSEUM, dal prossimo 23 novembre saranno esposte 150 opere di firma impressionista, che appartengono a collezioni private che solitamente non si offrono al grande pubblico e che arrivano da Roma, dove si è tenuta la mostra realizzata in occasione dei 150 anni dalla nascita dell’Impressionismo.

Con il patrocinio del Comune di Napoli e della Regione Campania, la mostra (a cura di Vittorio Sgarbi e con la collaborazione di Stefano Oliviero) si compone delle opere di Monet, Manet, Daubigny, Degas, Renoir, Courbet, Lecomte, Firmin-Girard Bonnard, Corot, Gervix, Cézanne, Van Gogh, Pissarro, Rousseau, Delacroix, Millet.

Libero Bovio e gli ossimori napoletani: molti sono a tema medico

Sarebbe stato bello poter ammirare anche opere delle artiste impressioniste quali Morisot, Cassat e Gonzales; purtroppo i loro nomi sembrano non comparire nel catalogo ma speriamo che qualcuno possa presto adoperarsi, e di poter presto trovarci anche di fronte alla grazia e all’intensità delle loro pennellate.

“Impressione”: il gruppo di artisti che rovesciò ogni convenzione

Prodotta da Navigare, la mostra d’arte impressionista che arriverà presto a Napoli ha come obiettivo mostrare come la società dell’epoca sia cambiata in seguito alla grande industrializzazione e ad invenzioni quali l’elettricità e il telefono, la fotografia e il cinema, e molte altre.

L’obiettivo del percorso espositivo intitolato “Gli impressionisti e la Parigi di fin de siècle” è perciò quello di raccontare come questi cambiamenti sociali abbiano impattato nel mondo dell’arte, coprendo un arco temporale che parte dalla data di nascita della corrente avanguardista che segnò una vera e propria rivoluzione nella storia dell’arte, fino ad arrivare ad opere che appartengono ai primi anni del 900.

Il nome del movimento nacque da una critica mossa dal critico d’arte francese Louis Leroy verso il dipinto di Claude Monet “Impressione. Levar del sole” (“Impression. Soleil levant” del 1873). La critica gli fu mossa proprio in occasione della prima grande mostra impressionista autogestita del 1874, quando i protagonisti del movimento, stanchi dei rifiuti e dei rigidi regolamenti dei Salon ufficiali, organizzarono un’esposizione in proprio, una mostra collettiva a spese proprie, presso lo studio parigino del fotografo Nadar che prestò loro le sue sale gratuitamente per l’occasione.

Quell’accusa – da parte di Leroy – di dipingere nient’altro che impressioni, gli impressionisti la accolsero con fierezza tanto da farla propria, da plasmarla nel proprio manifesto e nel proprio nome.

Distaccandosi completamente dalle convenzioni artistiche accademiche e sfidando i Salon ufficiali con i quali c’era una netta divergenza di idee – e nei quali non si sentivano liberi di esprimere un’arte nuova che non si interessava più al perfezionismo e alle simmetrie del passato – Monet, Manet, Degas, Renoir, Morisot e tutti gli altri, diedero il via a un nuovo modo di intendere non solo l’arte come risultato ma anche l’arte come esperienza.

La loro è infatti un’arte “en plein air, più immediata, reale e imperfetta, in cui l’occhio umano è assolutamente al centro, così come la fedeltà a tutto ciò che si vede e si percepisce.

Un rapporto tutto nuovo con la natura diviene il punto di partenza di una pittura – quella impressionista – che utilizza le pennellate in evidenza per creare forme incompiute e sfuggenti, caricate di un significato anch’esso sfuggente ma allo stesso tempo intenso. Sono dipinti che colgono quindi la fugacità di un momento, colta in tutte le sue luci naturali, e che offrono così – attraverso le chiare pennellate – gli innumerevoli effetti ottici e caleidoscopici che la natura può generare.

Punto di arrivo di una ricerca estetica che si stava avviando fin dagli anni 60, la nuova poetica impressionista fu talmente potente da creare – in definitiva – una vera e propria frattura con tutto ciò che si era fatto fino ad allora, e da condizionare profondamente qualsiasi corrente a venire.

Con questo modo unico di restituire le luci e le ombre sulla tela, “Gli impressionisti e la Parigi di fin de siècle” saranno – dunque – presto a Napoli, alla Basilica di Santa Maria Maggione alla Pietrasanta, al LAPIS MUSEUM, dal 23 novembre 2024 al 27 aprile 2025.

Qui potremo vedere opere meno conosciute dei nostri artisti impressionisti preferiti, opere che colgono sempre quell’impressione, quella sensazione, quel momento irripetibile e imperfetto che se l’artista l’avesse riprodotto un attimo dopo sarebbe stato praticamente un altro quadro. E questa cosa, in qualità di spettatori, fa sentire – quasi – anche un po’ speciali.

Whatsapp Canale Whatsapp Canale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ti consigliamo anche

Vivere Napoli

Visitare Napoli in 3 giorni

Come visitare Napoli in 3 giorni? Tutto quello che c'è da fare e vedere...

Visitare Napoli in 2 giorni

In due giorni a Napoli si ha il tempo sufficiente per visitare i monumenti...

Visite guidate a Napoli

Napoli è una città ricca di storia e arte che offre tanti di siti...

Il miglior caffè a Napoli: dove si beve

Dove si beve il caffè più buono a Napoli? La città partenopea è conosciuta...

Mercatini a Napoli

Sono tanti mercatini a Napoli dove fare shopping e trovare capi a basso prezzo!...

Dove dormire a Napoli

Da qualche anno a questa parte l’offerta turistica per il pernottamento a Napoli si...

Dove mangiare a Napoli

Napoli è una città che offre una molteplicità di soluzioni diverse per mangiare, per...

Cosa fare a Napoli

Napoli è la città del mare, del Vesuvio, e della pizza, e c’è tanto...

Napoli di notte

Napoli è ricca di luoghi in cui poter trascorrere le serate dal centro storico,...

Cosa vedere a Napoli

Napoli città d’arte. La città offre una molteplicità di siti monumentali, aree verdi, scorci...