Napoli, Geraint Thomas al Giro d’Italia: lamentele sulle condizioni delle strade
Il Giro d'Italia 2024 fa tappa a Napoli, portando tanti elogi ma anche tante critiche!
Nella tappa napoletana del Giro d’Italia 2024, Geraint Thomas, leader della squadra INEOS, ha espresso apertamente le sue critiche riguardo alle condizioni delle strade e all’organizzazione della gara. Thomas, noto per la sua determinazione e professionalità, ha dichiarato che il percorso della tappa presentava numerosi ostacoli, tra cui asfalto dissestato e buche, rendendo la corsa un’esperienza più simile a un gioco pericoloso che a una competizione ciclistica di alto livello.
Giro d’Italia e strade dissestate, la lamentela aperta di Thomas
Durante la tappa, Thomas è stato coinvolto in una caduta che ha sollevato ulteriori dubbi sulla sicurezza del percorso. A circa 60 chilometri dal traguardo, mentre era nel pieno del plotone, è inciampato su una buca, finendo a terra insieme a un altro ciclista. Questo episodio ha portato Thomas a mettere in discussione l’efficacia delle misure di sicurezza e l’attenzione prestata alla manutenzione delle strade lungo il percorso.
Giro d'Italia 2024 a Napoli, la dedica di Fabio Genovesi: "Raccontarti tutta è impensabile"Nonostante le difficoltà incontrate, Thomas ha trovato il modo di proseguire la gara, confermando la sua determinazione e resilienza. Tuttavia, al traguardo, le sue parole hanno risuonato con amarezza mentre ha criticato apertamente l’organizzazione del Giro d’Italia. Ha espresso la sua delusione per il fatto che, nonostante l’enfasi posta sulla sicurezza degli atleti, le strade non erano state adeguatamente preparate per garantire un ambiente sicuro e competitivo per i ciclisti.
Le sue osservazioni hanno sollevato importanti domande riguardo alla responsabilità dell’organizzazione nel garantire condizioni di gara adeguate e sicure per tutti i partecipanti. In un contesto in cui la sicurezza degli atleti è una priorità assoluta, le critiche di Thomas sottolineano la necessità di un maggiore impegno nel garantire che le infrastrutture e le condizioni del percorso siano all’altezza degli standard richiesti per eventi di tale portata.
Al traguardo, Thomas ha dichiarato: “C’erano anche molte buche sulla strada. Si parla molto di sicurezza in questi giorni, ma in realtà non era sicuro. A volte siamo come i pagliacci da circo: si sentivano continuamente le catene saltare e non è carino. Anzi, è piuttosto spaventoso quando i ciclisti si avvicinano costantemente per sorpassarti”.