Precedentemente abbiamo scritto dei cosiddetti chiattilli, questa volta è il turno dell’altra Napoli: i punkabbestia.

Chi sono i punkabbestia

Generalmente, si identificano come punkabbestia le persone che frequentano il centro storico di Napoli, seduti tra Calata Trinità  Maggiore, Piazza San Domenico Maggiore, Piazza Bellini e Piazza del Gesù Nuovo, intenti a scolarsi fiumi di birra Peroni a un euro.

Qualcuno li chiama, in modo più simpatico, gli alternativi.

Il loro look è caratterizzato da un miscuglio di stili diversi: scarpe da skater, pantaloni larghi, felpe enormi, piercing, tatuaggi, rasatura sui lati della testa e capelli lunghi dietro, a volte colorati o con dreadlocks adornati da perline, pezzi di ferro, bulloni, e fili colorati.

Il punkabbestia è – ovviamente, come qualsiasi etichetta – più un preconcetto che una reale categoria di persone.

I punti che, comunque, lo contraddistinguono nell’immaginario collettivo sono i comportamenti di avversione verso i costumi della società o comunque verso l’establishment, con motivazioni politiche.