Intelligenza artificiale e spirito napoletano, una vera sfida. Ma chi vincerebbe? Secondo Luca Goretti, Generale, non c’è dubbio alcuno!

Durante la celebrazione del centenario del “Ruolo delle armi” l’11 maggio 2024, il Generale Luca Goretti, capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare, ha fatto una dichiarazione sorprendente sull’intelligenza artificiale (AI).

Il Generale Goretti e la sua posizione ironica, ma anche realistica, sull’AI

Goretti ha riconosciuto i significativi progressi dell’AI, in particolare nel settore militare, ma ha scherzosamente affermato che l’AI non potrà mai superare l’ingegno di un napoletano. Possiamo forse dargli torto?

Egli ha elogiato la creatività e l’adattabilità umana, caratteristiche tipiche e celebri, portate con fierezza dai napoletani, sostenendo che queste qualità sono qualcosa che l’AI non può replicare. Goretti ha sottolineato l’insostituibilità dell’elemento umano, soprattutto nelle operazioni complesse che richiedono pensiero laterale e soluzioni innovative. Sebbene l’AI possa migliorare l’efficienza e il processo decisionale, il generale ha ribadito l’importanza della creatività umana nel risolvere problemi complessi.

In una riflessione profonda e al contempo ironica, il Generale ha omaggiato la creatività, la fantasia e l’umorismo di un popolo che ha da sempre provveduto a se stesso, con versatilità e intelligenza.

“Una cosa è certa. L’intelligenza artificiale non riuscirà mai a battere un napoletano. Il giorno in cui l’intelligenza artificiale riuscirà a fottere il napoletano che vi fotte, quando da una radio diventa mattone, allora sì che è meglio andare a casa. Ma sono convinto che non ci sarà mai intelligenza artificiale in grado di fottere un napoletano quando vi fotte la radio” è stata l’affermazione di Goretti.