I teatri di Napoli tra opera e musica leggera
Alla scoperta dei teatri napoletani. Storia e tradizione di beni culturali
Napoli vanta una grande e lunga tradizione teatrale e non solo per quanto riguarda la stessa attività teatrale, ma soprattutto per il numero di teatri presenti nella città di Napoli.
I teatri di Napoli sono tanti ed hanno rappresentato attraverso le opere uno spaccato di una città sempre differente, che è mutata nel corso dei secoli.
Forse il più conosciuto sia a livello locale che nazionale è il San Carlo; sfarzoso, capiente e che ha visto sul suo palco una miriade di grandi artisti di tutti i generi, dal’ opera al balletto, dalla commedia alla tragedia.
Pensate che il teatro San Carlo è il più antico teatro d’opera d’Europa ancora esistente; fu costruito nel 1737 per volontà di Carlo di Borbone, del quale prende il nome. Sicuramente merita una visita sia per ammirarne l’architettura esterna sia per godere delle belle decorazioni interne.
Piazza Dante e la sua storia, da centro commerciale a luogo simbolo della cittàMa non è il più antico della città, infatti più di un secolo prima vedeva la luce il Teatro dei Fiorentini, il più antico teatro esistente a Napoli, prima della sua chiusura e successiva demolizione in seguito ai bombardamenti del 1941.
Dal 1618, anno della sua costruzione e apertura, fu il palcoscenico più importante dove si esibirono tutti gli esponenti più importanti dell’opera buffa napoletana, anche se nei primi anni vide calcare le sue scena anche da attori d’opera.
« ‘O San Carlo p’ ‘a grandezza, ‘o Bellini p’ ‘a bbellezza » recita un detto napoletano, e non gli si può dare torto; il teatro Bellini è veramente tra i più belli d’Italia; il progetto iniziale vede la realizzazione totale nel 1864, inserendosi in un ambizioso progetto urbanistico che vide coinvolti anche il conservatorio San Pietro a Maiella, il museo nazionale e la Galleria Principe di Napoli.
La sua attuale struttura è frutto di una ristrutturazione ispirata dalle forme e dai decori dell’ ‘Opéra-Comique di Parigi.
Altri esempi di teatri più o meno grandi sono il Mercadante e l’Augusteo, che appartengono a due epoche diverse ma hanno comunque una storia interessante alle spalle. Il Mercadante, inaugurato nel 1778, è stato il teatro dove Eduardo Scarpetta ha interpretato la maggior parte delle sue opere trovando il favore del pubblico ad ogni stagione. Durante la guerra fu gravemente danneggiato durante i bombardamenti, ma dal 1995 è ritornato in attività con compagnie teatrali contemporanee.
L’Augusteo è invece tra i più giovani teatri di Napoli, ultimato nel 1929, è di piccole dimensioni rispetto agli altri, ma vanta un’acustica estremamente curata; in virtù di questo viene usato spesso per concerti indoor con artisti di grande spessore.
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