La Campania offre attrattive molto diverse l’una dall’altra. E così anche la zona vesuviana. Ci sono, al suo interno, degli elementi gotici e cupi, ricchi di suggestione misteriosa e raggelante.
Castelvetere sul Calore, una terrazza sull'IrpiniaTra questi è impossibile non annoverare l’Hotel Eremo.
L’Hotel Eremo
L’Hotel Eremo è un’edificazione eretta a Ercolano, in provincia di Napoli. La peculiarità dell’albergo in questione parte dalla sua posizione. È infatti situato sulla strada che conduce verso l’amato e al contempo temuto Vesuvio.
Si tratta di una struttura ormai abbandonata, alquanto fatiscente, sulla quale circolano delle voci e delle leggende molto particolari, spesso sovrannaturali ed esoteriche, e spesso fantasiose.
La storia dell’hotel
La costruzione dell’hotel partì nel 1902. Si ritiene accadde per volontà di John Mason Cook, proprietario all’epoca della Thomas Cook. L’uomo era intenzionato a ospitare all’interno di quella struttura i turisti che visitavano il Vesuvio. La Cook costruì la ferrovia Pugliano-Vesuvio. E Thomas incluse perciò in questo progetto la tappa Eremo-Osservatorio.
Col passar del tempo, le eruzioni del Vesuvio danneggiarono la linea ferroviaria, per cui il traffico turistico calò davvero tanto. E la conseguenza fu il fatto che la ferrovia fu abolita e l’hotel venne ceduto a privati.
La situazione attuale
Oggi l’Hotel Eremo è abbandonato, lasciato in balia del tempo che passa, inospitale e senza possibilità di soggiornare al suo interno. Il suo fascino però è rimasto intatto. Forse, in realtà, è addirittura accresciuto, avvalorato dallo charme dato dal brivido della fatiscenza, dall’attrattiva del mistero che avvolge l’intera location.
L’hotel è ancora oggi oggetto di interesse e curiosità. Molti infatti si appropinquano verso la struttura per visitarla, sfidando l’ignoto e la pericolosità della situazione generale.
Ci si avvicina perciò al notevole cancello d’ingresso. Imponente e ben chiaro nella scritta che presenta l’hotel, è avvolto dalla natura padrona, che lo ha reso particolare e affascinante nella sua seduzione dai tratti goth. Accanto a esso, però, c’è una stradina dalla quale si accede facilmente, ritrovandosi in ampi spazi, abbandonati e vividi di vegetazione.
L’albergo appare ormai privato dei suoi abbellimenti, del suo arredamento e di tutto ciò che lo caratterizzava. È sopravvissuto infatti soltanto lo scheletro malmesso di quel che fu, uno schizzetto accartocciato di un’opera vivida postuma, purtroppo distrutta.
Si inala la bellezza perduta grazie alla meravigliosa terrazza panoramica, mozzafiato e incredibilmente d’effetto, e dagli elementi decorativi sopravvissuti, spiraglio di bellezza ormai andata.
Si vocifera che l’hotel sia location destinata a riunioni particolari, esoteriche e addirittura sataniche. Non si ritrovano particolari tracce e prove di tutto ciò, nonostante le incursioni vandaliche non siano mancate. È però presente un pentacolo rosso, un murale dalla forma del diavolo e del rosso tinto all’interno degli occhi della statua di Gesù presente nell’albergo, tra i molteplici atti di vandalismo poco adeguati e apprezzabili. Si ritiene perciò che si tratti di puro vociferare e pure tattiche per accrescere la nomea cupa che l’Eremo ha guadagnato negli anni.
Salve, essendo un discendente della famiglia Paudice ( l ultimo proprietario), non fu proprio questo il reale motivo, negli anni 60/70 mio zio fu costretto a chiudere la hotel perché riceveva forti pressioni dalla Camorra, si rifiutò di vendere perché chi comprava erano sempre affiliati ad essa