“Fa’ chello ca dico io ma nun fa’ chello ca faccio io”, un detto napoletano sempre attuale
Alla scoperta di un'espressione tipica partenopea: "Fa' chello ca dico io ma nun fa' chello ca faccio io".
La lingua napoletana è una lingua articolata e composita, è una fusione ben riuscita e complessa. Le parole che la compongono provengono infatti da numerosi paesi e riflettono quindi una varietà di culture. Questi lemmi si mescolano e si intrecciano fino a dare vita a modi di dire e a espressioni uniche e inconfondibili.
La quantità di tali combinazioni linguistiche è davvero significativa. E il loro utilizzo è preciso e inconfondibile. Infatti, per ogni situazione della vita quotidiana, sia ordinaria sia straordinaria, esiste almeno un modo di dire assolutamente appropriato e pertinente, che sembra creato appositamente per quella specifica circostanza particolare. Tra questi, ce n’è uno particolarmente interessante.
Si tratta di “Fa’ chello ca dico io ma non fa’ chello ca faccio io”
Fa’ chello ca dico io ma non chello ca faccio io, quando si usa a Napoli?
Il detto napoletano “Fa’ chello ca dico io ma fa’ non chello ca faccio io” è un’espressione profondamente radicata nella cultura partenopea e riflette una saggezza popolare che travalica i confini geografici. Tradotto in italiano significa “Fai quello che dico io ma non quello che faccio io”. Sottolinea perciò l’incoerenza tra le parole e le azioni della persona che lo pronuncia. Questo proverbio è quindi spesso utilizzato per evidenziare un comportamento ipocrita o una discrepanza tra i consigli dati agli altri e le proprie azioni.
Cosa significa mettere "a pezza a culore" in napoletanoIl riferimento alla natura umana
L’origine di questo detto può essere attribuita alla natura umana e alla tendenza comune a molte persone di consigliare il meglio agli altri pur non seguendo gli stessi consigli quando si tratta delle loro vite. L’uso di questo proverbio è particolarmente diffuso in situazioni familiari o amicali, dove una figura di autorità, come un genitore, un anziano o un amico più esperto, offre consigli o direttive che lui stesso non segue.
Tale detto sottolinea un elemento importante della cultura napoletana: l’abilità di riconoscere e accettare le proprie imperfezioni e contraddizioni con un sorriso e una battuta. “Fa’ chello ca dico io ma non chello ca faccio io” rappresenta infatti talora una forma di autoironia, un modo per riconoscere che nessuno è perfetto e che nessuno è immune a comportamenti incoerenti.
Ma spesso colui che pronuncia tale espressione non lo fa per riferirsi bonariamente e onestamente ai suoi atteggiamenti, ma per rendere nota l’incoerenza e le pretese talvolta assurde e ingiustificabili altrui. Il più delle volte si pronuncia “Fa’ chello ca dico io ma non chello ca faccio io” per criticare qualcuno che non si comporta come dovrebbe, pretendendo invece dagli altri rettitudine, impegno e correttezza.