“Chi l’ha acciso ‘o pava”: alla scoperta di un modo di dire che si distacca dall’omicidio
Chi l'ha acciso 'o pava. Scopriamo un'espressione campana.

La lingua napoletana è uno scrigno ricco di meraviglie.
Tali meraviglie assumono la forma di modi di dire, di detti, di espressioni e di termini preziosi e diversificati. E la provenienza di questi ultimi è diversificata proprio come lo sono tutte le gemme in questione. Alcune hanno radici posizionate nella lunga ed eterogenea storia della città nella quale continuano a vivere, altre provengono dagli avvenimenti successi nel napoletano, altre ancora sono nate dalla saggezza raggiunta nella zona. Ognuna di esse vanta un assetto unico, inconfondibile e totalmente irripetibile che merita un approfondimento a sé stante per apprezzarne appieno la specificità.
'O laccetto a Napoli: non un piccolo laccio, ma un oggetto di valoreÈ stavolta il caso di approfondirne uno in particolare.
Si tratta di chi l’ha acciso ‘o pava.
Chi l’ha acciso ‘o pava, che significa?
Chi l’ha acciso ‘o pava non è una tra le frasi campane più note in Italia, ma è discretamente utilizzata nel napoletano. Il significato letterale di questa espressione corrisponde a chi l’ha ucciso lo paga.
Tale frase si distacca però dall’ambito poliziesco, legale e drammatico che le parole delle quali fa uso suggeriscono e aleggia invece su un territorio molto meno cruento.
La letteralità sostiene che l’assassino che si è reso artefice di un omicidio sarà colui il quale ne risponderà – figurativamente con una somma pecuniaria – sottendendo che soltanto il responsabile della fine di quella vita dovrà fare i conti con quel gesto tanto radicale.
L’utilizzo che gli abitanti partenopei fanno di questa espressione si rifà al significato letterale, ma si svuota dell’aspetto crime drama che la riguarda.
Si utilizza chi l’ha acciso ‘o pava, infatti, per affermare che soltanto il responsabile di un’azione dovrà fare i conti con quest’ultima, nessun altro.
I napoletani pronunciano questo modo di dire inoltre anche per liberarsi del pensiero di ciò che sarà, riguardo a una situazione che incute loro alquanto stress. Ciò che sarà sarà e soltanto ciò che dovrà essere avverrà.
Chi l’ha acciso ‘o pava serve perciò come mantra per ricordare che è inutile creare una nube di pensieri ansiosi riguardo una situazione incerta quando è chiaro che le cose avverranno in risposta a ciò che è già successo.
