Se vuoi fare un buon Natale devi bruciare una pigna: la leggenda del lupino

La tradizione napoletana di bruciare una pigna nel periodo natalizio nasce da una leggenda sulla fuga in Egitto della Savìcra Famiglia.

Tradizioni e Curiosità
Articolo di , 21 Nov 2018
16285
Foto Shutterstock

Tra il popolo napoletano, notoriamente superstizioso e attaccato alle sue leggende, a Natale e a Capodanno era ed è tuttora tradizione benaugurate bruciare una pigna in casa per far diffondere l’odore della sua resina che si scioglie sul fuoco e raccoglierne e mangiarne i frutti.

Quella di bruciare la pigna è un vecchia tradizione che possiamo far risalire al 1600 e rielaborata dal maestro Roberto de Simone che la musicò e ne affidò il canto a Concetta Barra.

Mettono la panna acida nel ragù alla bolognese. Chef napoletano sbotta in tv

La leggenda è una delle tante che ruotano intorno alla fuga in Egitto della Sacra Famiglia. Ed è giunta sino a noi grazie alla tradizione dei “cunti”, ovvero dei racconti che si tramandavano oralmente e che costituiscono il patrimonio condiviso di tutti i napoletani, talvolta più della parola scritta.

Bruciare una pigna a Natale

La “leggenda del lupino” racconta che la Sacra Famiglia, per sì che Gesù Bambino scampasse alla strage degli Innocenti ordinata da Erode, fu costretta a fuggire da Nazareth. Durante il tragitto, la Madonna, con il Bambino tra le braccia, per sottrarsi ai persecutori chiese aiuto alle piante e agli alberi che trovava lungo il percorso.  Così si rivolse al lupino dagli alti fusti che ben avrebbe nascosto e riparato la mamma e il santo Bambino, ma il lupino si rifiutò di offrire loro riparo e così come pena per la sua asprezza e il mancato aiuto, venne condannato per sempre a generare frutti amari.

Procedendo nella fuga, la Madonna trovò un pino e chiese aiuto anche a lui. Il pino benevolmente spalancò le sue enormi fronde per accogliere e nascondere madre e Figlio ai loro aguzzini. Gesù allora, in cambio della protezione ricevuta, benedisse il frutto di quest’albero e in ogni pinolo impresse una “manina” in ricordo della sua benedizione. Ma soprattutto fece dono alla pianta del pino dell’odore dell’incenso per perpetrare il ricordo della sua generosità.

Una risposta a “Se vuoi fare un buon Natale devi bruciare una pigna: la leggenda del lupino”

  1. Maria Di Perna ha detto:

    Amo Napoli,le sue tradizioni …i sui napoletani….
    Una leggenda bellissima …Grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ti consigliamo anche

Vivere Napoli

Visitare Napoli in 3 giorni

Come visitare Napoli in 3 giorni? Tutto quello che c'è da fare e vedere...

Visitare Napoli in 2 giorni

In due giorni a Napoli si ha il tempo sufficiente per visitare i monumenti...

Visite guidate a Napoli

Napoli è una città ricca di storia e arte che offre tanti di siti...

Locali a Napoli

Sono tanti i locali a Napoli dove poter trascorrere le serate e divertirsi, tra...

Mercatini a Napoli

Sono tanti mercatini a Napoli dove fare shopping e trovare capi a basso prezzo!...

Dove dormire a Napoli

Da qualche anno a questa parte l’offerta turistica per il pernottamento a Napoli si...

Dove mangiare a Napoli

Napoli è una città che offre una molteplicità di soluzioni diverse per mangiare, per...

Cosa fare a Napoli

Napoli è la città del mare, del Vesuvio, e della pizza, e c’è tanto...

Napoli di notte

Napoli è ricca di luoghi in cui poter trascorrere le serate dal centro storico,...

Cosa vedere a Napoli

Napoli città d’arte. La città offre una molteplicità di siti monumentali, aree verdi, scorci...