Reddito di cittadinanza, stop di De Luca: “Solo a chi vuole lavorare”
Il governatore della Campania in una diretta web parla del Reddito di Cittadinanza e della sua posizione al riguardo
Le famose dirette di De Luca, governatore della Campania, continuano a creare scompiglio tra gli utenti di internet. Le dichiarazioni sempre controverse del Presidente, infatti, spaziano dalla pandemia al Reddito di Cittadinanza. Ecco quali sono le sue nuove posizioni al riguardo!
Reddito di cittadinanza, le parole di De Luca
“In Italia dovremmo fare una operazione verità. Fermo restando l’aiuto vero alla povera gente. Non bisogna erogare nessun contributo se non c’è disponibilità a lavorare o a fare formazione professionale. Non possiamo educare una intera generazione al parassitismo” ha dichiarato De Luca.
Quindicenne accoltellato a Napoli 'senza motivo': il racconto degli amici“Non è vero che prima dell’RdC non c’erano aiuti alle famiglie – spiega – c’era il reddito di inclusione, con un fondo di 3 miliardi. La differenza è che era erogato dai Comuni, che verificavano le povertà, erano un filtro contro gli imbrogli e i soldi si davano alle famiglie, non ai singoli. Certo, si poteva ampliare e migliorare“.
“Non credo alle cifre dell’Istat che parla di 5 milioni di poveri assoluti e 7 milioni relativi. Abbiamo sicuramente 2-3 milioni di poveri veri. Ma se avessimo davvero 5+7 milioni di poveri ci sarebbe la rivoluzione. Sono dati che non corrispondono alla realtà. La verità è che ci sono 100 forme di integrazione del reddito con lavoro nero, occulto, imbrogli di vario tipo” conclude il politico.