Napoli, la Metro linea 6 apre a luglio ma senza i treni nuovi: una saga lunga 44 anni
La metropolitana linea 6 inaugura in luglio e apre le nuove stazioni, ma non tutto è perfetto.
La vicenda della Linea 6 della metropolitana di Napoli è emblematica delle problematiche che affliggono le grandi opere pubbliche in Italia: ritardi, inefficienze e complicazioni logistiche che sembrano senza fine. Progettata per la prima volta nel 1980 come una linea tranviaria rapida sotterranea per collegare l’area est della città con lo stadio di Fuorigrotta in vista dei Mondiali di calcio del 1990, la Linea 6 ha subito una gestazione lunga e travagliata ripercorsa in un interessante approfondimento de Il Mattino.
Metro Linea 6 Napoli, una trafila lunga 44 anni
Il progetto iniziale incontrò subito gravi ostacoli. La macchina scavatrice che doveva realizzare la galleria tra Mergellina e Fuorigrotta si bloccò nel sottosuolo, un incidente che segnò l’inizio di un lungo periodo di ritardi. Negli anni ’90, con l’abbandono della linea tranviaria, si decise di trasformare il progetto in una metropolitana, denominata Linea 6. Tuttavia, anche questo nuovo piano incontrò numerosi ostacoli. La prima tratta, inaugurata nel 2007, si rivelò un fallimento, con un numero di passeggeri ben al di sotto delle aspettative.
Turismo, la Campania regina del 2023 secondo i dati Istat: i numeri sono impressionantiUn incidente nel 2013, quando un errore di scavo causò il crollo dello storico palazzo Guevara di Bovino, aggravò ulteriormente la situazione. Nonostante la gravità dell’incidente, fortunatamente senza vittime, questo evento portò a ulteriori ritardi e complicazioni legali.
Finalmente, dopo 44 anni, la linea è pronta a riaprire nel luglio 2024, 11 anni dopo l’ultimo viaggio, con stazioni moderne e bellissime che collegano Fuorigrotta a piazza Municipio. Tuttavia, la problematica principale persiste: la mancanza di nuovi treni. I vagoni previsti non possono essere calati sui binari a causa degli spazi insufficienti, un problema risalente alla progettazione degli anni ’90. In attesa della costruzione di un nuovo deposito, la linea utilizzerà i vecchi treni del 1990, ex tram trasformati in vagoni della metropolitana, una soluzione temporanea che evidenzia le continue difficoltà logistiche.
Il futuro della Linea 6 prevede estensioni fino a Posillipo e Bagnoli, con progetti ambiziosi come una monorotaia per l’area industriale di Bagnoli. Tuttavia, il completamento di queste estensioni richiederà ancora molti anni, con l’arrivo della metro a Posillipo non previsto prima del 2030.
Questa vicenda sottolinea le gravi inefficienze nella gestione delle grandi opere pubbliche in Italia, dove ritardi, costi aggiuntivi e complicazioni sembrano essere la norma piuttosto che l’eccezione.