Antonio Winspeare, il sindaco di Napoli che vietò di fumare
Antonio Winspeare fu un sindaco integerrimo di Napoli per sei mesi, durante i quali proibì la "pausa fumo" ai dipendenti.
Antonio Winspeare fu un integerrimo sindaco di Napoli. La sua carica durò sei mesi, durante i quali proibì la “pausa fumo” ai dipendenti.
Il sindaco di Napoli che odiava i fannulloni, vietò la pausa fumo
A volte il destino gioca strani scherzi. Antonio nacque il 21 ottobre 1822, lo stesso giorno in cui il Vesuvio eruttò con forza memorabile. Coincidenza? Crescendo, Antonio Winspeare, duca di Salve e rampollo di una famiglia dalle antiche origini britanniche, rivelò un carattere vulcanico, dimostrandosi un vero enfant terrible.
"Scarte fruscio e piglie primera", il significato dell'espressione napoletanaAppena in età lavorativa, iniziò la carriera amministrativa e, nel 1842, lo troviamo come “alunno” (il primo gradino della gerarchia impiegatizia) presso il Ministero dell’Interno, situato a Palazzo San Giacomo. Senza addentrarci nei dettagli della sua movimentata carriera amministrativa e politica, ricordiamo che nel novembre del 1875 il duca fu eletto Sindaco di Napoli. Tornava così a San Giacomo, ormai sede del Municipio.
Il destino, come si diceva, e il carattere vulcanico del duca, si manifestarono nella sua intolleranza verso chi non faceva il proprio dovere.
Nel palazzo, le regole furono chiare fin dall’inizio. La rigidità di stampo britannico nella gestione dell’amministrazione municipale si unì forse all’impressione causata dalla vista del fumo del Vesuvio quel 21 ottobre di cinquantatré anni prima. Il primo provvedimento del neo-Sindaco fu infatti il divieto di fumare durante l’orario di servizio: “Gli impiegati che fumano durante il servizio cadono in contravvenzione e saranno puniti in base alle circostanze attenuanti o aggravanti del caso“.
Gli impiegati, percependo l’aria che tirava, sentirono certamente… fumus persecutionis!