Social World Film Festival 2022, intervista esclusiva a Mario Autore

Mario Autore come ospite e direttore di una masterclass al Social World Film Festival 2022. Di seguito la sua intervista esclusiva.

Arte e Cultura
Articolo di , 06 Lug 2022
1153

Terminato anche il secondo giorno del Social World Film Festival 2022, la Mostra Internazionale del Cinema Sociale che ha luogo annualmente nell’elegante cornice di Vico Equense.

Tra gli ospiti della giornata Mario Autore, attore partenopeo protagonista del film I fratelli De Filippo per la regia di Sergio Rubini. L’interprete di Eduardo De Filippo ha tenuto una masterclass al Teatro Mio con tutti i giovani aspiranti attori ed ha presenziato all’evento serale presso l’Arena Fellini. Di seguito, ha rilasciato un’intervista esclusiva alle nostre pagine in cui ha raccontato i suoi esordi cinematografici, il suo approccio ai personaggi e il suo modo di intendere il teatro.

Social World Film Festival 2022, Toni Servillo alla cerimonia di apertura

Mario Autore, l’intervista esclusiva 

Come si è avvicinato al mondo della recitazione?

Mi sono avvicinato banalmente, come tanti di noi, attraverso i laboratori scolastici. Il primo lo feci in quinta elementare. Dalla serie “Vuoi fare il tennis o il teatro? Ovviamente il teatro”. Così ho iniziato a seguire assiduamente lavoratori di piccole realtà. Era un hobby, non credevo di riuscire a renderlo un mestiere! A 17 anni la mia insegnante di teatro mi propose di fare uno spettacolo con “i grandi”, nel 2010 partecipammo Napoli Teatro Festival. Da lì ho sempre continuato e ho iniziato a rendere il tutto più serio e impegnativo, in concomitanza con il mio percorso istituzionale all’Università. Sono laureato in psicologia”.

Come si è approcciato al personaggio di Eduardo De Filippo e come ha impostato la sua preparazione?

Io l’ho vissuta come un’occasione, al di là che fosse Eduardo in sé, di creare un raffronto tra la mia interpretazione e il personaggio storico realmente esistito in sé. Io l’ho studiato ma non l’ho imitato! Eduardo l’ho studiato tantissimo attraverso una fervida documentazione. Leggevo di tutto, vedevo i suoi video, osservavo la sua parlata e il suo modo di gesticolare e per ore mi allenavo nel replicarla davanti lo specchio. Ho seguito una dieta dimagrante per rendere il mio corpo esile come il suo. Ho cercato di capire la sua anima, le sue motivazioni. Mi chiedevo: “Come mai lui si comportava in questo modo? Come posso fare capire al pubblico le emozioni che provava tramite un punto di vista visivo?”. Ho lavorato tanto sulle sue intenzioni, sull’interpretazione”.

Più volte ha dichiarato di non essere mai stato estremamente ancorato alla figura di Eduardo De Filippo sotto un punto di vista formativo. Quali autori, invece, hanno influito maggiormente sulla sua formazione teatrale?

A me piace Eduardo De Filippo, vedevo spesso le sue commedie con la mia famiglia, l’ho anche messo in scena in terza media ma in realtà non ha fatto parte della mia formazione teatrale. Sono stato dirottato verso altri autori ed altri generi. Ho seguito la scuola Elicantropo diretta da Carlo Circiello ed è improntata sul teatro di regia, tedesco e contemporaneo. Di conseguenza i miei autori di riferimento erano Bertolt Brecht, Heiner Müller, Anton Čechov ed William Shakespeare e Carlo Goldoni. Tra tutti questi autori ho studiato anche De Filippo ma non in modo esclusivo”.

Come ha vissuto il passaggio dall’organizzazione teatrale a quella cinematografica? Quali sono le differenze? 

“Il passaggio non è stato traumatico perché ho iniziato a lavorare per il cinema proprio durante la pandemia. I ritmi e gli orari dal teatro e al cinema sono molto differenti. Gli attori teatrali si svegliano tardi e finiscono le prove degli spettacoli molto tardi! I set cinematografici sono il contrario. Iniziano alle prime ore del mattino ed entro un certo orario del pomeriggio si chiude tutto. Si resta fino a tardi solo se vi è un’apposita convocazione per qualche scena serale”.

Ha sempre lavorato come insegnante nei laboratori teatrali per i più piccoli. Come si approccia ai bambini e ai ragazzi delle scuole?

“Ho condotto diversi laboratori scolastici ed extrascolastici. Il teatro lo vivo come un mezzo pedagogico. Miro molto sulla loro interiorità, sono laureato in psicologia e sono appassionato di psicoanalisi. Oltre il risultato teatrale, quello che mi sta più a cuore è la loro formazione umana. Gli dico sempre che per essere bravi attori, bisogna essere prima brave persone! Brave persone nel senso che si possiede sensibilità, amore il bello e tanta umanità. Imparate a vivere, così imparerete anche a recitare! Se non vivete bene la vostra vita, come fate a interpretare bene quella degli altri?

Annuncio inoltre che terrò in laboratorio con l’Università degli Studi di Napoli Parthenope con la cattedra di pedagogia sperimentale. Saranno quattro incontri incentrati sul canto greco, perché il tutto è finalizzato alla messa in scena di una performance presso l’Anfiteatro Romano di Avella il 27 agosto in virtù della rassegna I racconti di Dioniso”.

Quali sono i prossimi progetti in cantiere?

“Sono in attesa di lavorare per un film in cui interpreterò un musicista. Sto studiando il clarinetto. Sono contento di vestire questo ruolo, mi piace suonare nella vita di tutti i giorni. Lavoro anche come compositore di musiche teatrali. È come se questa pellicola tirasse fuori una parte di me.

Per il teatro, invece, sono prossimo a tre debutti. Il 7 luglio sono al Campania Teatro Festival presso il Bosco di Capodimonte con “Il sogno di Morfeo” di Antonio Piccolo, il 10 luglio invece presenzierò presso il Palazzo Baronale di Palma Campania con la mia regia de “La locandiera” ed il 17 Luglio debutto presso Le stufe di Nerone a Bacoli con la mia regia de “Il Don Giovanni”, in cui recito anche un piccolo ruolo. 

Il mio sogno professionale, inoltre, è quello realizzare il mio primo film da regista a cui sto lavorando. Incrocio le dita, spero di riuscire a produrlo e realizzarlo. Nel caso farei un piccolo ruolo, non mi interessa in questo inscenare il professionista”.

 

Foto di copertina scattata da Fabio Punzo

 

 

Whatsapp Canale Whatsapp Canale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ti consigliamo anche

Vivere Napoli

Visitare Napoli in 3 giorni

Come visitare Napoli in 3 giorni? Tutto quello che c'è da fare e vedere...

Visitare Napoli in 2 giorni

In due giorni a Napoli si ha il tempo sufficiente per visitare i monumenti...

Visite guidate a Napoli

Napoli è una città ricca di storia e arte che offre tanti di siti...

Locali a Napoli

Sono tanti i locali a Napoli dove poter trascorrere le serate e divertirsi, tra...

Mercatini a Napoli

Sono tanti mercatini a Napoli dove fare shopping e trovare capi a basso prezzo!...

Dove dormire a Napoli

Da qualche anno a questa parte l’offerta turistica per il pernottamento a Napoli si...

Dove mangiare a Napoli

Napoli è una città che offre una molteplicità di soluzioni diverse per mangiare, per...

Cosa fare a Napoli

Napoli è la città del mare, del Vesuvio, e della pizza, e c’è tanto...

Napoli di notte

Napoli è ricca di luoghi in cui poter trascorrere le serate dal centro storico,...

Cosa vedere a Napoli

Napoli città d’arte. La città offre una molteplicità di siti monumentali, aree verdi, scorci...