La chiamano Superluna, Un termine non astronomico, per definire la coincidenza di una Luna piena con la sua minore distanza dalla Terra. Uno spettacolo mozzafiato che sarà visibile in cielo nella notte del 7 aprile. La Luna apparirà un poco più grande del solito perché il momento in cui si trova più vicina alla Terra nella sua orbita ellittica (perigeo) coincide con la luna piena. La Superluna di Primavera sarà l’ultima dell’anno, e coinciderà con l’equinozio di primavera.
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Il termine Superluna, coniato da Richard Nolle (astrologo), indica dal punto di vista scientifico semplicemente il perigeo lunare. Nolle ha definito la Superluna un “novilunio o plenilunio che si verifica quando la Luna si trova al o vicino (entro il 90% del) punto di minima distanza dalla Terra in una data orbita,” (cioè a 361.836 km di distanza) sicché, in base a questa definizione, si verificano tra 4 e 6 Superlune ogni anno in media.
La Luna gira intorno al nostro pianeta seguendo un’orbita ellittica, quindi la distanza tra i due corpi celesti varia nel corso dell’anno (se fosse perfettamente circolare, la distanza sarebbe sempre uguale, un po’ come avviene per un qualsiasi punto su una circonferenza rispetto al centro). Avvicinandosi e allontanandosi da noi, il diametro della Luna appare quindi di diverse dimensioni (quello reale è ovviamente sempre uguale, di circa 3.476 chilometri).
La distanza minima della Luna dalla Terra, il perigeo, è pari a circa 360mila chilometri, mentre la distanza massima, l’apogeo, e più o meno di 405mila chilometri. Per questo motivo all’apogeo il diametro apparente della Luna è inferiore rispetto al perigeo.