Piazza Mercato e le sue tradizioni

Piazza Mercato a Napoli ha una storia lunga e affascinante alle sue spalle, a partire dalle vicende delle esecuzioni capitali fino ad arrivare alla tradizione della notte della Befana. Conoscete la sua storia?

Napoli in tasca
Articolo di , 31 Gen 2011
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In origine era chiamata Campo del Moricino per la presenza di mercati orientali detti “Mori”. Piazza Mercato occupava l’area confinante ad occidente con le mura grecoromane, a settentrione con un’altura sulla quale gli Angioini fecero costruire la chiesa di Santa Maria la Nova ad oriente con il Lavinaio.

La storia di Piazza Mercato a Napoli

Il 29 ottobre 1268, Carlo I d’Angiò fece decapitare a piazza Mercato Corradino, ultimo sovrano della dinastia sveva, che aveva solo 16 anni. Da quel giorno il Campo del Moricino divenne ufficialmente sede delle esecuzioni capitali.

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Nell’epoca angioina, qui fu trasferito il polo commerciale di Piazza San Gennaro all’Olmo e di San Gaetano, con un macello ed un forno pubblico. In quest’epoca furono inoltre edificate la Chiesa di Sant’Eligio Maggiore e la Chiesa di Santa Maria del Carmine.

Nel 1356, i commercianti di Piazza Mercato realizzarono una cappella, cappella Santa Croce, in onore di Corradino di Svevia.

Nella piazza, erano sempre presenti due patiboli ed un cippo per le decapitazioni.

Dopo la peste del 1656, le fosse del grano, site al centro dell’area, accolsero i corpi degli appestati ed il campo si riempì di croci. Circa 100 anni più tardi, le croci scomparvero e per evitare la profanazione dell’area, fu edificata al centro una seconda Chiesa, detta del Purgatorio.

Nel 1781, un incendio distrusse la piazza ed il re Ferdinando IV affidò l’incarico di riprogettare la stessa all’architetto di corte Francesco Securo.

La piazza fu teatro della rivoluzione di Masaniello (1647) e dell’esecuzione di molti martiri della Repubblica Partenopea del 1799, tra cui Eleonora Pimentel Fonseca e Luisa Sanfelice.

La tradizione della notte della Befana

Tra gli eventi più importanti e tradizionali di Piazza Mercato, sicuramente va segnalata la notte del 6 gennaio ovvero la notte della Befana.

In quest’occasione, la piazza si affolla di tantissime bancarelle, dove si possono acquistare giocattoli, cioccolata e dolciumi vari da mettere nella calza. tutto questo  tutto in un frastuono di voci vicine e lontane e in un via vai di persone che si aggirano alla ricerca del dono più bello. Una piazza che diventa luogo-simbolo di una tradizione, luogo di ‘attesa’ per quanti aspettano l’arrivo di quella signora così magica e così buona, luogo di una festa, l’Epifania che come dice il proverbio, tutte le feste porta via”

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Una risposta a “Piazza Mercato e le sue tradizioni”

  1. Hans L. Hirsch ha detto:

    Di chi è il magnifico quadro?

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