La fellata napoletana, piatto tipico della Pasqua dal significato simbolico
Dal Sabato Santo alla Pasquetta, c'è un piatto che non manca mai sulle tavole dei napoletani: la fellata!
Dal Sabato Santo alla Pasquetta, c’è un piatto che non manca mai sulle tavole dei napoletani: la fellata, lo squisito antipasto a base di salumi misti (salame, capocollo), formaggi (ricotta salata, provolone, caciocavallo) e uova sode che dà un tocco di sapore e colore al menu pasquale. Da dove nasce l’abitudine di offrire questo piatto ai propri commensali?
Il significato simbolico della fellata
Il nome “fellata” deriva dal napoletano “fella” o “fetta”, termini usati appunto per indicare il modo in cui gli ingredienti sono affettati e poi disposti nel piatto. La scelta di utilizzare questi alimenti non è casuale, ma racchiude un significato simbolico profondo, di origine religiosa.
La ricetta del Casatiello napoletano di Antonino CannavacciuoloIl salame rappresenta la ricchezza e la fertilità del terreno contadino ed ha dunque un valore propiziatorio e di buon augurio;
la ricotta salata esprime il senso di unione e di compattezza della famiglia, grazie alla sua caratteristica consistenza dura data dalla maggiore sapidità;
le uova sono invece simbolo di vita e di rinascita, in riferimento alla Resurrezione di Cristo.
Questo antipasto, semplice e gustoso, riscuote sempre grande successo perché oltre ad essere facile da preparare si può conservare per i giorni seguenti, diventando un vero e proprio must della scampagnata di Pasquetta, visto che con la fellata è possibile preparare dei panini veloci, che mettono d’accordo tutti i palati.