Cosimo Di Lauro, effettuata l’autopsia: ecco cosa ha ucciso l’ex boss di Secondigliano
L'autopsia sul corpo senza vita di Cosimo Di Lauro conferma una teoria già immaginata: non è stata violenza autoinflitta
L’autopsia sul corpo dell’ex boss defunto in carcere a Milano rivela le prime indiscrezioni su cosa ne ha causato il decesso.
Non si tratta, come si pensava, di violenza autoinflitta, ma di deperimento fisico a causa delle condizioni di salute (mentale e fisica) in cui il 49enne si trovava. Sono previsti i risultati di altri esami a breve.
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Le condizioni di Cosimo Di Lauro, in carcere dal 2005, non erano delle migliori al momento del decesso. Si dice, infatti, che ululasse di notte e fumasse all’incirca 100 sigarette al giorno. Chi lo ha visto negli ultimi anni di vita lo ha descritto come “irriconoscibile” rispetto al volto trentenne diffuso dai media al momento dell’arresto. Di Lauro aveva perso 30 kg e rifiutava persino l’igiene personale.
Attesa per gli esiti degli esami istologici e tossicologici, che potranno fornire un quadro completo sulle cause del decesso.
I funerali, come deliberato dalla Procura di Napoli, saranno celebrati esclusivamente in forma privata.