Arco Borbonico, arriva la struttura per reggere il Chiavicone: i dettagli sul progetto
Il famoso (e famigerato) "Chiavicone" è stato distrutto da una mareggiata lo scorso anno: il restauro inizierà a breve.

L’Arco Borbonico o Molo Borbonico, l’antico approdo dei pescatori nonché termine della fogna cittadina conosciuto anche come Chiavicone, crollò sotto il peso di una mareggiata dovuta al maltempo lo scorso inverno. La forza del mare lo colpì così violentemente da spezzarlo letteralmente in due. Dopo quasi dodici mesi, sono pronti i lavori di restauro per riportarlo all’aspetto antico e assicurarne la resistenza nel tempo.

L’Arco borbonico dopo la mareggiata di gennaio 2021
Arco Borbonico o Chiavicone, pronto il progetto di restauro per evitare crolli
La tecnologia utilizzata dallo studio di architettura Warehouses Project, con laser e scanner in 3d, ha permesso la ricostruzione di un modello simile all’originale dell’Arco Borbonico. Grazie a questo progetto, sarà possibile effettuare un’opera di restauro decisamente avanzata sul molo.
Estate di San Martino: perché "ogni mosto diventa vino"?Il modello utilizzato per ricostruire l’approdo sarà sulla base di quello antico. Un’aggiunta essenziale sarà la struttura d’acciaio implementata durante il lavoro di ricostruzione allo scopo di limitare l’impatto del mare o delle intemperie sull’arco. “Abbiamo cominciato con un’indagine utile alla redazione del piano di consolidamento — spiega Gianni Autiero di Warehouses Project a ilcorriere.it —. Dopo le rilevazioni batimetriche con l’ausilio di sommozzatori, siamo intervenuti con il laser scanner 3D per ottenere una restituzione grafica dell’Arco attraverso l’elaborazione dati delle nuvole di punti, individuando così gli elementi lapidei distaccati al fine di una ri-apposizione nella fase di restauro“.
I lavori dovrebbero essere già finiti per il 2023: in primavera l’arco sorgerà nuovamente sul lungomare, in perfetto rispetto del progetto realizzato da Enrico Alvino nel lontano 1872.

