Un dolce poco noto della tradizione: la pastiera di pasta
Un dolce della tradizione campana poco conosciuto ma buonissimo: la pastiera di pasta.

La pastiera di pasta dolce di origine campana è una variante della tradizionale pastiera napoletana, semplice e veloce da preparare è molto gustosa.
La ricetta della pastiera di pasta
Generalmente, si usa prepararla durante il periodo di Pasqua proprio quando solitamente si usa fare la pastiera classica, e sono tante e varie le ricette campane che ci sono in giro. La Pastiera di Pasta dolce è di origini molto antiche ed ancora oggi non si sa se provenga da Cava de Tirreni oppure da Torre del Greco. C’è chi la prepara con la pasta all’uovo e chi la cuoce in un guscio di frolla, ed è fatta con i capellini d’angelo. Ma vediamo come preparare questa delizia.
Ingredienti
- 250 gr Capellini dell’angelo
- 270 gr Latte intero
- 250 gr Zucchero
- 3 Uova medie
- 2 cucchiai Acqua di millefiori
- 1/2 cucchiaino estratto vaniglia
- 1 cucchiaino Cannella in polvere
- 1 Limone buccia grattugiata
- 1 Arancia buccia grattugiata
- 40 gr Cedro e canditi
Per la Finitura
- Strutto
- Zucchero semolato
- Zucchero a velo
Preparazione
Prima di tutto, bisogna cuocere la pasta in acqua bollente e salata, scolarla quando è cotta e metterla successivamente in una ciotola e versare il latte freddo. Nel mentre, in un altro recipiente, montare le uova con lo zucchero. Aggiungere poi l’acqua di millefiori, la vaniglia, la cannella e le bucce grattugiate degli agrumi e mescolare.
A questo punto, versare il composto sulla pasta fredda, aggiungere i pezzetti di cedro e mescolare. Prendere lo stampo della pastiera e ungere dello strutto e spolverizzare con zucchero semolato versare il tutto nello stampo e cuocere in forno statico preriscaldato a 180° per 50-60 minuti.
La pastiera sarà pronta quando la base si sarà dorata e il liquido all’interno si sarà asciugato una volta sfornato, decorare con una spolverata di zucchero a velo e far raffreddare completamente. Ecco la pastiera di pasta pronta per essere gustata.
(Foto blog giallozafferano)

