Le spiagge nascoste di Ischia: 7 angoli segreti tra natura selvaggia e mare cristallino

Scopri le calette meno conosciute dell’isola verde, tra rocce vulcaniche, sorgenti termali naturali e panorami mozzafiato lontani dalla folla.

Napoli in tasca
Articolo di , 18 Apr 2025
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Per chi ama scoprire l’anima più autentica e selvaggia dell’isola, a Ischia esistono calette nascoste e angoli di costa raggiungibili solo con un po’ di spirito d’avventura. In questo articolo, ti porto con me alla scoperta delle spiagge nascoste di Ischia, dove il mare si confonde con il silenzio.

1. Baia della Pelara – Il silenzio tra le rocce vulcaniche

Cominciamo da una delle gemme più sconosciute: la Baia della Pelara, a Forio. Si raggiunge con una breve ma ripida passeggiata tra sentieri di terra rossa e piante mediterranee. Il panorama dall’alto è già una promessa: la baia si apre tra alte scogliere, incastonata tra rocce vulcaniche che danno al paesaggio un aspetto quasi lunare.
Qui non c’è sabbia, solo ciottoli scuri e mare limpido, spesso abitato da pesciolini curiosi. È il posto perfetto per chi cerca pace assoluta e un contatto diretto con la natura.

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Come arrivare alla Baia della Pelara

Per raggiungere la Baia della Pelara, è necessario percorrere un sentiero che parte dalla piazzetta San Leonardo a Panza. Da qui, si seguono le indicazioni per la Baia di Sorgeto fino a trovare i cartelli che segnalano il percorso per la Baia della Pelara. Il sentiero, ben segnalato, si snoda attraverso una varietà di paesaggi, tra cui boschi di lecci e praterie di felci, offrendo panorami mozzafiato sul mare. La discesa finale è piuttosto ripida e richiede attenzione, ma la vista e la tranquillità della baia ripagano ampiamente lo sforzo.

Informazioni utili

  • Difficoltà: Media. Il sentiero è accessibile, ma la discesa finale può essere impegnativa.
  • Durata: Circa 30-40 minuti a piedi dalla piazzetta di Panza.
  • Consigli: Indossare scarpe da trekking e portare con sé acqua e cibo, poiché non ci sono servizi nella baia.
  • Periodo consigliato: Primavera e inizio autunno, per evitare il caldo estivo e godere della tranquillità del luogo.
  • Accessibilità: Non adatta a persone con mobilità ridotta o bambini piccoli, a causa della natura del sentiero

La Baia della Pelara è un luogo ideale per chi cerca un’esperienza autentica e a contatto con la natura, lontano dalle spiagge affollate. Un angolo di paradiso che conserva intatto il fascino selvaggio dell’isola d’Ischia.

Baia della Pelara

grandenapoli

2. Sorgeto – Dove il mare incontra le terme, tutto l’anno

Non è proprio un segreto, ma Sorgeto ha un fascino senza tempo. Una volta giù, ti aspettano vasche tra gli scogli, fanghi naturali e un’acqua che cambia temperatura a ogni passo. Il tramonto qui è qualcosa di magico, soprattutto in bassa stagione, quando il silenzio è rotto solo dalle onde.

Sorgeto non è una spiaggia qualsiasi: è un’esperienza. Una piccola insenatura nascosta nel comune di Serrara Fontana, nella frazione di Panza, dove l’acqua di mare si mescola a sorgenti termali bollenti che sgorgano direttamente dalla roccia. Il risultato? Una sorta di spa naturale a cielo aperto, gratuita e accessibile tutto l’anno.

Il fenomeno unico delle acque termali

A Sorgeto, il mare non è mai freddo. Anche in pieno inverno, è possibile fare il bagno grazie all’incontro tra l’acqua marina e quella termale, che può raggiungere i 90°C. Si creano così vasche naturali tra gli scogli, con zone a diversa temperatura: dal caldo rilassante al tepore piacevole, perfetto per lunghi bagni rigeneranti.

Qui è normale vedere persone sedute tra le rocce, a mollo per ore, oppure a godersi un impacco di fango naturale sul viso, sotto un cielo limpido o una luna spettacolare.

Come arrivare a Sorgeto

Puoi raggiungere Sorgeto in due modi:

  1. A piedi: Dal centro di Panza, segui le indicazioni per Sorgeto. Arriverai a una lunga scalinata (circa 250 gradini) che ti porterà giù verso la baia. La discesa è abbastanza semplice, ma la salita al ritorno può essere faticosa, soprattutto sotto il sole.
  2. Via mare: Nei mesi estivi è possibile arrivarci in barca o con piccoli taxi boat da Sant’Angelo o Forio, un’opzione molto comoda (e panoramica) soprattutto se si viaggia leggeri.

Cosa portare e info utili

  • Scarpe da scoglio: indispensabili per muoversi sulle rocce scivolose.
  • Costume di ricambio: perché una volta entrato in quell’acqua non vorrai più uscire.
  • Acqua e snack: anche se in estate sono aperti alcuni chioschi nelle vicinanze, fuori stagione è meglio essere autonomi.
  • Telo mare o materassino: non c’è sabbia, solo scogli, ma ti basterà poco per sistemarti e rilassarti.

Il momento migliore? Il tramonto (e l’inverno). Sorgeto è affascinante in ogni stagione, ma i veri intenditori la frequentano fuori stagione, quando il silenzio avvolge la baia e ci si può immergere tra vapori e acqua calda sotto un cielo limpido d’inverno.

Il tramonto da Sorgeto è da cartolina: il sole si spegne lentamente nel mare e le rocce assumono sfumature rosate. Un’esperienza unica, soprattutto se accompagnata da un buon bicchiere di vino e la compagnia giusta.

Sorgeto Ischia

Wikimedia Commons

3. Punta Zaro – Tra boschi sacri e scogliere da sogno

Se c’è un luogo sull’isola d’Ischia che racchiude insieme misticismo, natura selvaggia e mare da favola, è sicuramente Punta Zaro. Situata tra Forio e Lacco Ameno, è un promontorio che scivola nel mare con le sue scogliere nere, nascondendo calette silenziose e panorami che sembrano dipinti.

Zaro è conosciuto soprattutto per la sua atmosfera spirituale: è qui che, secondo la tradizione popolare, la Madonna è apparsa più volte a dei fedeli, trasformando l’area in una meta di pellegrinaggi. Ma Zaro è anche (e forse soprattutto) un angolo segreto di Ischia dove natura e mare si incontrano senza filtri, lontano dalla folla e dal rumore.

Una passeggiata tra alberi, mistero e silenzio

Il cammino verso Punta Zaro è già di per sé un’esperienza. Il sentiero parte nei pressi del Bosco di Zaro, un’area verde densa di pini e lecci che regala ombra e silenzio anche nelle giornate più calde. Lungo il percorso si trovano piccole edicole votive, segni della devozione popolare, e la “zona delle apparizioni”, oggi occupata da una cappella all’aperto.

Superato il tratto mistico, la vegetazione si apre improvvisamente, rivelando il mare. Le rocce nere, scolpite dal vento e dalla lava antica, cadono a picco su un’acqua profonda e limpida, perfetta per chi ama fare snorkeling, tuffi e bagni rigeneranti lontani da tutto.

Come arrivare a Punta Zaro

  • A piedi: si parte da San Francesco di Forio o da Lacco Ameno, seguendo le indicazioni per il Bosco di Zaro e per Villa La Colombaia, l’ex residenza di Luchino Visconti. Il sentiero è ben segnalato e facilmente percorribile.
  • Con scooter o auto: si può parcheggiare nei pressi dell’ingresso del bosco e proseguire a piedi fino alle scogliere

Info utili e consigli per la visita

  • Scarpe comode: il terreno è naturale, a tratti irregolare.
  • Acqua e cibo: l’area è completamente priva di servizi, quindi meglio organizzarsi in anticipo.
  • Miglior orario: all’alba o nel tardo pomeriggio, quando la luce accarezza le rocce e il promontorio si colora di magia.
  • Attenzione: la zona balneabile è fatta di scogli e rocce. Non è adatta a bambini piccoli o a chi ha difficoltà motorie.

4. Varulo – La piccola oasi tra le rocce di Lacco Ameno

Tra i luoghi più nascosti e silenziosi dell’isola d’Ischia c’è Varulo, una spiaggetta segreta incastonata nella costa di Lacco Ameno, proprio sotto il verdeggiante promontorio che sovrasta la zona di Monte Vico. È un piccolo angolo di paradiso che pochi conoscono, accessibile solo via mare, e proprio per questo ancora intatto, selvaggio, autentico.

Una spiaggia in miniatura

La spiaggia di Varulo non è grande, e forse è anche questo il suo fascino. È fatta di sassi levigati dal mare, con qualche scoglio affiorante e una vista aperta verso il mare blu profondo del Golfo di Napoli. Nessun lido, nessun bar, nessuna folla: solo il suono delle onde, il profumo della macchia mediterranea e il sole che accarezza la pelle in totale tranquillità.

Il mare qui è limpido e trasparente, con fondali che scendono rapidamente e che la rendono ideale per chi ama nuotare in libertà o fare snorkeling tra scogli e piccoli pesci.

Come arrivare a Varulo

Raggiungere Varulo richiede un po’ di spirito d’avventura, ma è proprio questo che lo rende un luogo così speciale.

Via mare: è il modo più suggestivo e semplice per arrivarci, magari noleggiando un piccolo gommone o con un giro in barca da Forio o Casamicciola. In barca, puoi goderti il colpo d’occhio spettacolare della costa rocciosa che abbraccia la spiaggetta.

Consigli e info utili

  • Scarpe comode o da trekking: il sentiero può essere sdrucciolevole.
  • Scarpe da scoglio: utili per entrare in acqua e muoversi tra le rocce.
  • Porta tutto con te: non ci sono servizi, quindi acqua, cibo, telo e ombrellone (se resti a lungo) sono indispensabili.

Perfetta per chi cerca tranquillità, solitudine, contatto puro con la natura.

Lacco Ameno Ischia

Wikimedia Commons

5. Spiaggia Libera di Sant’Anna – Relax con vista sul Castello Aragonese

La spiaggetta di Sant’Anna è uno di quei luoghi  dove il mare ha ancora il sapore autentico delle estati mediterranee e dove la vista sul Castello Aragonese lascia ogni volta senza fiato. Situata tra Ischia Ponte e Cartaromana, questa piccola baia è una delle perle poco accessibili (e gratuite) dell’isola, perfetta per chi cerca mare, bellezza e semplicità.

Un tuffo nella storia (e nel blu)

Ciò che rende speciale la Spiaggia di Sant’Anna non è solo l’acqua trasparente e i fondali bassi, ma il panorama unico al mondo: proprio davanti a te, a pochi metri dalla riva, si erge il Castello Aragonese, simbolo maestoso di Ischia, collegato alla terraferma da un suggestivo ponte di pietra. Alle spalle, invece, la verde collina di Campagnano e i profili delle case antiche di Ischia Ponte. È un luogo che sembra disegnato, dove ogni scorcio diventa cartolina.

Sant’Anna: non solo mare
Questa spiaggia prende il nome da una delle feste popolari più amate dell’isola, la Festa di Sant’Anna, che si celebra ogni anno il 26 luglio. In questa occasione la baia si trasforma in un teatro galleggiante con barche allegoriche, fuochi d’artificio spettacolari e migliaia di persone affacciate sulla riva.

Durante il giorno, però, Sant’Anna è un’oasi tranquilla, frequentata da famiglie, coppie e local che amano stare lontani dai lidi attrezzati senza rinunciare alla bellezza.

 Come arrivare

  1. A piedi: dal borgo di Ischia Ponte, basta camminare in direzione della Torre di Michelangelo e seguire la discesa che porta alla spiaggia.
  2. Con i mezzi pubblici: dal porto di Ischia, autobus linea 7 o C12 verso Ischia Ponte.
  3. In scooter o bici: opzione comoda e veloce, con possibilità di parcheggio nei pressi del borgo.

Consigli utili

  • Spiaggia libera: nessuno stabilimento
  • Fondale basso e sabbioso: ideale per i bambini e per lunghe nuotate rilassanti.
  • Ombra naturale assente: porta con te un ombrellone se pensi di restare a lungo.
  • Orario ideale: la mattina presto, quando la spiaggia è ancora silenziosa e il Castello si riflette nell’acqua calma.
Castello aragonese Ischia

Wikimedia Commons

6. Spiaggia di San Pancrazio – L’incanto nascosto tra mare e scogliere

C’è un luogo, nascosto tra le pieghe selvagge della costa di Ischia, che sembra uscito da un sogno: è la Spiaggia di San Pancrazio, una caletta remota e silenziosa, raggiungibile solo via mare, dove la natura si prende tutta la scena e il tempo sembra davvero fermarsi.

Questa spiaggia è una delle più segrete e incontaminate dell’isola, incastonata tra pareti di roccia tufacea, coperta da una vegetazione fitta e profumata che scende fino all’acqua. Qui non troverai stabilimenti, bar o lettini: solo scogli, mare blu profondo e una pace difficile da raccontare a parole.

Come arrivare a San Pancrazio

  • Non ci sono sentieri o strade che portano a San Pancrazio: l’unico modo per raggiungerla è via mare. Puoi:
  • Noleggiare una barca o un gommone dal porto di Ischia, Casamicciola o Forio.
  • Unirti a un tour in barca intorno all’isola (molti skipper conoscono questa caletta e, su richiesta, si fermano per un bagno).
  • Kayak o SUP: per i più sportivi e avventurosi, è un’esperienza indimenticabile remare verso questa piccola baia e approdare lì con le proprie forze.

 Il fascino della solitudine e del silenzio

San Pancrazio non è solo una spiaggia: è un’esperienza di immersione totale nella natura. L’acqua è cristallina, con mille sfumature di blu e verde, e i fondali rocciosi sono perfetti per lo snorkeling. I pesci si muovono indisturbati tra le rocce, e spesso si sente solo il rumore dell’acqua e del vento tra i rami.

L’ombra arriva grazie alla vegetazione che si arrampica lungo la parete della falesia, offrendo un po’ di riparo nelle ore più calde, ma tutto il resto è puro e selvaggio. È uno di quei posti dove si va per disconnettersi completamente, per godersi il sole in silenzio o leggere un libro cullati dalle onde.

Consigli utili

  • Porta con te tutto il necessario: acqua, cibo, crema solare, telo, maschera da snorkeling.
  • Scarpe da scoglio: molto consigliate per muoversi tra le rocce e accedere comodamente all’acqua.
  • Rispetta la natura: non ci sono cestini o strutture, quindi porta via sempre i tuoi rifiuti.
  • Non adatta a tutti: essendo raggiungibile solo via mare e con fondale roccioso, non è ideale per famiglie con bambini piccoli o persone con difficoltà motorie.

7. La Sgarrupata – Il fascino ruvido della costa selvaggia

Con un nome che sembra uscito da un romanzo, la Sgarrupata è un luogo che pochi conoscono ma che resta nel cuore di chi ci arriva. Situata tra Barano e Serrara Fontana, è una delle baie più autentiche e selvagge dell’isola.

Raggiungerla è già un’avventura: si parte dalla località di Fiaiano o dal belvedere di Piano Liguori, e si percorre un sentiero tra rocce laviche e vegetazione mediterranea, con panorami aperti sul mare che tolgono il fiato. Il tratto finale è piuttosto ripido e impegnativo, ma completamente immerso nella natura.

La baia si apre all’improvviso: una piccola lingua di ciottoli scuri, lambita da un mare trasparente e circondata da alte pareti rocciose. Qui il tempo sembra fermarsi. Nessun chiosco, nessun bagnino, solo il suono del mare e delle cicale. È il posto ideale per chi cerca un’immersione totale nel silenzio e nella natura selvaggia.

Informazioni utili:

  • Difficoltà: Alta. Il sentiero è adatto a escursionisti allenati, da evitare nelle ore più calde.
  • Durata: Circa 45-60 minuti a piedi, a seconda del punto di partenza.
  • Consigli: Scarpe da trekking, zaino leggero, abbondante acqua e tutto l’occorrente per trascorrere qualche ora senza servizi.
  • Curiosità: Il nome “Sgarrupata” deriva dal dialetto e fa riferimento al paesaggio frastagliato e scosceso della zona.

Ischia: l'incanto nascosto della Baia Scarrupata di Barano

 

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