Considerando che stiamo in piena estate con l’aggiunta del ciclone Caronte e hot storm, a quanti gelati e ghiaccioli state?
E cosa mangiate quando si esce, sotto l’afa, il sole che picchia in testa, il calore che fa venir voglia di nascondersi sotto i sassi? Beh ovviamente i gelati.
A Napoli oltre ai gelati tradizionali sono quelli artigianali a fargli concorrenza, ma ancor di più la famosa ‘rattetella o grattatella, cioè una specie di granita di origine del sud Italia in special modo Roma (grattachecca), Sicilia (grattatella) e Napoli (rattatella).
La grattatella è entrata da moltissimi anni a far parte delle tradizioni delle estati napoletane e ancora oggi si vedono in giro i chioschetti e carretti antichi e più moderni che la vendono.
Pensando poi che il frigorifero in Italia ha avuto il suo boom solo verso la fine degli anni 50 una rattatella in estate doveva essere la cosa migliore del mondo.
La sostanza è semplice, ghiaccio tritato messo in “coppetielli” (coppette o bicchieri) e condito con degli sciroppi dai gusti particolari, menta, limone, ciliegie e moltissimi altri ad un costo affordabilissimo.
I venditori solitamente hanno un grosso blocco di ghiaccio che con uno strumento particolare, il raschietto, grattano di fronte a voi ottendendo questa granita soffice e buonissima che poi condiscono con il gusto che preferite.
Non preoccupatevi, non serve un indirizzo particolare perchè questi venditori si trovano ovunque, in città, nelle piazze, nei vicoli e sulle spiagge.
Chiaramente questo era il gelato dei “poveri”, ma tra la frittata e maccarun’ e la ‘rattatella mi sa mi sa che questi poveri mangiavano meglio dei ricchi con le loro escargot e caviale.
Se poi si scioglie prima che la finiate, non c’è problema, è semplicemente diventata una bibita freschissima che darà alla vostra estate napoletana un gusto del tutto diverso.