La storia del Vesuvius, una delle opere più evocative di Andy Warhol
Una delle opere più evocative di Andy Warhol ha interessato proprio Napoli ed il suo simbolo più potente: il Vesuvio.
Vesuvius viene considerato uno dei capolavori più iconici del leggendario artista Andy Warhol. Il maestro della Pop Art americano onorò Napoli con un’opera che mostra il vulcano brillare tripudiante con tinte vivaci e traboccanti di energia. In Vesuvius, Andy Warhol mostra il vulcano eruttare con fragore, in una commistione di intensità, distruzione e desiderio di rinnovamento. L’opera si inserisce, in vero, all’interno di una serie prodotta nel 1985, con cui l’artista volle reinterpretare in chiave pop il Vedutismo tradizionale napoletano. L’immagine sconvolgente dell’eruzione condizionò profondamente il maestro, data la sua natura reale, ben lontana dal mito.
Il Vesuvius come punto di svolta nell’opera di Andy Warhol
Il Museo di Capodimonte ospitò Vesuvius nel 1985, insieme ad altre 17 tele dedicate al medesimo argomento, ma realizzate con toni e colori differenti per affrontare un range emozionale più variegato, dal dramma alla gioia. L’intera esposizione volle mostrare un Warhol dallo sguardo mutato notevolmente dopo essere entrato in contatto con la città. Fu il gallerista Lucio Amelio ad introdurre Warhol a Napoli e ai napoletani nel 1976.
Ladislao di Durazzo: Re di Napoli che voleva unire l'Italia, ma arse tragicamente di passioneL’artista rimase tanto colpito dalla città del Vesuvio da rimanere coinvolto anche nel 1980 nell’iniziativa Fate Presto; ideata dallo stesso Amelio in occasione del terremoto, per trasformare il dramma tellurico in energia creativa. Fast Forward al 1993, Vesuvius di Andy Warhol divenne parte del patrimonio artistico partenopeo, grazie ad una donazione del gallerista al Museo di Capodimonte.
Come detto, la tela ha sancito un cambio di rotta nel percorso di Warhol, un ritorno all’acrilico, tecnica abbandonata dagli anni ’60 in favore della serigrafia. Si tratta dello stesso stile con cui il maestro aveva realizzato le opere dedicate ad Elvis, Campbell, Coca-Cola e Marylin Monroe. Il Vesuvius rappresenta, dunque, una preziosa testimonianza dell’inestimabile lascito di un genio avveniristico che, nel corso del suo percorso, si è immerso con eclettismo in numerose branche dell’arte.