Cose che devi necessariamente sapere se hai di fronte un Napoletano DOC
Ecco l’identikit di un napoletano: il termine, proveniente dalla lingua inglese, ma molto usato nella lingua italiana sta a indicare un’identificazione di una tipologia di persona, che viene distinta da un’altra in base all’aspetto fisico e comportamentale.
L’identikit, termine proveniente dalla lingua inglese ma molto usato nella lingua italiana, sta ad indicare l’identificazione di una tipologia di persona, che viene distinta da un’altra in base all’aspetto fisico e comportamentale. Oggi, in modo ovviamente molto leggero e ironico, stileremo un simpatico ritratto, una sorta di identikit del napoletano medio, che oltre ad evidenziare gli aspetti più caratteristici dell’essere partenopeo, potrà rivelarsi molto utile per chi non è napoletano e si trova ad avere a che fare con un figlio del Vesuvio.
Il napoletano e la famiglia
Partendo dalla sfera familiare, possiamo ben dire che il napoletano medio si distingue per il suo essere molto legato agli affetti familiari. La famiglia occupa un ambito che potremmo definire sacro, le radici sono parte predominante nell’animo di un partenopeo.
La leggenda dello scoglio di San Pietro ai due frati a Posillipo: una storia d'amore che sconvolse la vita di due fratelliQuindi, il primo consiglio da dare è quello di non esprimere mai giudizi (soprattutto se negativi) sulla famiglia, un membro in particolare su tutti : la mamma. La mamma napoletana è praticamente “patrimonio dell’Unesco”, quindi diventa intoccabile.
Il napoletano e lo sport
Il napoletano medio è generalmente un amante degli sport, in particolare del calcio. Sostiene la squadra del cuore in casa ed in trasferta. Spesso, il suo umore è condizionato dall’esito di una partita. Evitate, qualora il Napoli dovesse perdere un incontro, di contattare il vostro amico napoletano, poiché il tentativo sarebbe veramente vano. Al momento, grazie alla pausa estiva, potete tranquillamente frequentare il vostro amico made in Naples.
Il Napoletano e la cucina
La cucina napoletana è unica e non si tocca. L’orgoglio partenopeo non deve essere mai scalfito dal caffè alla pizza, la teoria è molto chiara: nessuno li prepara meglio che a Napoli. Altro aspetto importante sotto il profilo culinario è la tradizione, che è sempre presente e deve essere portata soprattutto in tavola. Ogni avvenimento infatti deve essere celebrato con piatti tipici del momento. Particolare attenzione alla domenica dove il pranzo deve essere luculliano. Quindi, se volete capire realmente la cucina partenopea, cervate di farvi invitare al pranzo della domenica.
Il napoletano e la città
La sua città, per un partenopeo, è sacra. Il suo rapporto con essa però è di odio e amore. Se da un lato, nessun posto per un napoletano è più bello della sua città, dall’altro a Napoli per un partenopeo non funziona niente. Ma guai a parlarne in modo malevole. Solo un napoletano può parlare male della sua città. Se le cose non funzionano, infatti, non è il turista occasionale a poterlo dire, è il napoletano il solo unico ad esserne autorizzato. Altro aspetto molto divertente in materia di “urbanizzazione” è la cosiddetta identità da centro storico. Un napoletano doc, quello appunto che vive in centro non ammette che un campano o meglio chi vive in provincia gli rubi l’identità. Chi vive al di fuori della mura immaginarie della città non viene considerato un vero e proprio napoletano, ma viene simpaticamente etichettato come colui che viene dal “paese” .
Il napoletano e il divertimento
Il divertimento per un napoletano è un altro aspetto fondamentale. Dopo una settimana di lavoro (eh si perché anche il napoletano – che se ne dica – lavora), non può non concedersi un week end all’insegna dello svago, che sia in un pub, in una discoteca o anche solo per una passeggiata sul lungomare. Poco importa, se avete la fortuna di conoscere un napoletano saprà sicuramente come farvi divertire nella sua città.