Il rito della Madonna delle Galline diventa un film da non perdere!

DA ASSOCIARE
Articolo di , 02 Dic 2016
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La regista napoletana Elisa Flaminia Inno, diplomata in Canada, porta a Milano le tradizioni popolari campane all’interno del documentario “Pagani”, sul rito della Madonna delle Galline. Il film, in concorso al Filmmaker Festival di Milano, uscirà sugli schermi nel febbraio del prossimo anno e sarà distribuito dall’Istituto Luce-Cinecittà.

“Pagani” è la storia del rituale di preghiera della comunità omosessuale devota alla Madonna delle Galline, che viene venerata con canti e danze. Questa tradizione ha radici nel XVII secolo nei pressi di Pompei, e si svolge dal venerdì dopo Pasqua fino al lunedì successivo. I riti e gli eventi liturgici sono guidati da Biagino, leader della comunità omosessuale. Racconta la regista: “Ciò che oggi viene percepito come spettacolare – le danze popolari, la trance e la comunità come ragione di vita – è il simbolo di un’appartenenza fortissima ad un luogo, della resistenza all’individualismo moderno e di una identità collettiva che in Campania sopravvive protetta dal mistero della fede”.

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Una tradizione che unisce spiritualità a vivaci festeggiamenti

La tradizione popolare racconta che, in una chiesa arroccata tra i monti, era custodita una tavola di legno con l’immagine della Madonna del Carmine. Una notte, la Madonna sarebbe apparsa in sogno al sacrestano, chiedendogli di dire al prete di effettuare lavori di manutenzione nella chiesa, ormai fatiscente; in caso contrario, la Madonna sarebbe andata via, in un paese dove le avrebbero voluto bene “anche le galline”. Il sacrestano riferì tutto al prete, ma quest’ultimo non diede importanza alle sue parole ed ignorò l’avvertimento. Le conseguenze furono gravi: in seguito ad un forte temporale, il fango portò il quadro a valle, verso il territorio del comune di Pagani. E fu così che, nell’ottava di Pasqua, alcune galline, razzolando in un pollaio, riportarono alla luce la piccola tavola lignea.

La caratteristica più importante che avvolge l’intera festa è la tammurriata, una forsennata musica popolare che accompagna la popolazione dal venerdì fino all’alba del lunedì successivo, quando il popolo dei danzatori va a deporre ai piedi della Madonna le tammorre utilizzate durante la festa.

 

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