Serena de Ferrari al Social World Film Festival, l’intervista su “Mare Fuori”
Serena de Ferrari ospite al Social World Film Festival 2022. L'attrice ha raccontato la sua esperienza sul set di "Mare Fuori".
Serena de Ferrari ospite alla dodicesima edizione del Social World Film Festival, la Mostra Internazionale del Cinema Sociale per la direzione artistica di Giuseppe Alessio Nuzzo che ha avuto luogo a Vico Equense dal 3 al 10 luglio.
La de Ferrari ha ricoperto il ruolo di Viola in “Mare Fuori”, serie televisiva firmata Rai 2 per l’ideazione di Cristiana Farina e Maurizio Careddu e la regia di Carmine Elia nella prima stagione e di Ivan Silvestrini e Milena Cocozza nella seconda stagione. La serie TV ha conquistato un Nastro d’argento e attualmente sta scalando le posizioni nella top ten della piattaforma Netflix. La trama è un dramma adolescenziale che si svolge tra le mura di un Istituto di Pena Minorile napoletano liberamente ispirato a quello di Nisida.
Serena ha raccontato la preparazione del suo personaggio Viola, una detenuta affascinante e manipolatrice particolarmente infima.
Serena de Ferrari, ecco cosa pensa del suo personaggio Viola e dei social network
Che rapporto ha con i social?
“Io sono molto social. Sono molto eccentrica, mi diverto sui social, mi piace intrattenere i miei followers ed interagire con loro. Io pubblico molte cose divertenti, scherzo molto, uso i miei profili come vetrina di me stessa e faccio vedere chi sono davvero. Mi rendo conto che questa è una scelta, perché molti miei colleghi sono più seriosi e pubblicano soltanto foto professionali”.
Come è cambiato il rapporto con i fan?
“Il mio è uno dei personaggi più odiati della serie, ho imparato a conviverci. Sono contenta di non essere tra le più amate, perché significa che la missione è stata compiuta: non bisogna essere come Viola. Del resto anche io ricevo molto affetto da parte degli spettatori perché hanno capito che Serena è differente da Viola”.
Come ha strutturato il suo personaggio? Non si sente per niente simile a lei?
“Viola non mi somiglia in nulla, fortunatamente. La sua preparazione è stata molto specifica. È un personaggio con un disagio mentale enorme, quasi surreale. Nella vita purtroppo ho conosciuto persone come lei. Vorrei fare comprendere al pubblico che purtroppo la malattia mentale esiste ma che si può guarire. Io stessa sono in terapia da anni: la salute mentale è sacra, viene prima di tutto. Ho imparato a non giudicare Viola e a comprendere il suo dolore, perché dietro degli atteggiamenti come i suoi vi è sempre un motivo dietro”.
Quale è per lei la parola magica per raggiungere i propri obiettivi nella vita?
“La mia parola è vedere. Vedere noi stessi e gli altri e sforzarsi nel comprenderli e amarli”.
Può lasciarci qualche indizio sulla terza stagione di “Mare Fuori”?
“Il mio personaggio Viola avrà uno bello sviluppo molto inaspettato! Resterete sorpresi”.
Foto di copertina tratta dai profili ufficiali del Social World Film Festival