“Me staje tirann ‘e pier”, un’espressione mai in disuso a Napoli

Alla scoperta di "Me staje tirann 'e pier", quando si usa a Napoli?

Tradizioni e Curiosità
Articolo di , 14 Giu 2024
453

La lingua napoletana è tanto ricca e dettagliata quanto la città che rappresenta. Ogni termine al suo interno contribuisce a caratterizzare e a raccontare l’essenza vibrante e unica di Napoli, riflettendo la sua cultura, la sua storia e le sue tradizioni.
E i lemmi in questione si incontrano e si incrociano a formare delle espressioni assolutamente inscindibili da Parthenope, le quali riescono a narrare eventi della vita quotidiana come fossero creati appositamente per ognuno di essi. Tra queste, figura inevitabilmente “Me staje tirann ‘e pier”.

Me staje tirann ‘e pier, la traduzione

L’espressione napoletana “Me staje tirann ‘e pier” è una frase colloquiale ricca di significato e tradizione, ampiamente utilizzata nel dialetto napoletano. Tradotta letteralmente, significa “Mi stai tirando i piedi”, ma il suo significato idiomatico va ben oltre la traduzione letterale.

Il Rammaggio, alla scoperta di un termine napoletano particolare

Significato del modo di dire a Napoli

Il modo di dire “Me staje tirann ‘e pier” ha una radice culturale molto forte e si confà a un elemento estremamente caratteristico della città. Si tratta della fortuna.
Difatti, viene utilizzato per indicare che qualcuno sta portando sfortuna o sta facendo il malocchio. Lo si utilizza per sottolineare che le azioni o le parole di una persona stanno causando eventi negativi o influenze sfavorevoli. Si tira in ballo addirittura la morte, attraverso questa espressione. I piedi tirati sono infatti un richiamo alla morte ormai avvenuta, per cui tirare i piedi sottolinea un’azione negativa che procurerebbe addirittura l’avvicinamento alla morte.

Contesto di Utilizzo

“Me staje tirann ‘e pier” è spesso usata in contesti familiari o tra amici, di solito con un tono leggero o scherzoso. Ad esempio, se qualcuno parla troppo spesso di eventi negativi o si lamenta costantemente, potrebbe sentirsi dire questa frase come una sorta di avvertimento bonario. Nonostante il tono spesso scherzoso, l’espressione può anche essere usata in modo più serio per indicare vero timore o preoccupazione per la sfortuna, soprattutto nei casi in cui ci si riferisce a persone con le quali non vi è un legame profondo, familiare o amicale, ma piuttosto una rivalità, un’avversità più o meno latente.

Whatsapp Canale Whatsapp Canale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ti consigliamo anche

Vivere Napoli

Visitare Napoli in 3 giorni

Come visitare Napoli in 3 giorni? Tutto quello che c'è da fare e vedere...

Visitare Napoli in 2 giorni

In due giorni a Napoli si ha il tempo sufficiente per visitare i monumenti...

Visite guidate a Napoli

Napoli è una città ricca di storia e arte che offre tanti di siti...

Locali a Napoli

Sono tanti i locali a Napoli dove poter trascorrere le serate e divertirsi, tra...

Mercatini a Napoli

Sono tanti mercatini a Napoli dove fare shopping e trovare capi a basso prezzo!...

Dove dormire a Napoli

Da qualche anno a questa parte l’offerta turistica per il pernottamento a Napoli si...

Dove mangiare a Napoli

Napoli è una città che offre una molteplicità di soluzioni diverse per mangiare, per...

Cosa fare a Napoli

Napoli è la città del mare, del Vesuvio, e della pizza, e c’è tanto...

Napoli di notte

Napoli è ricca di luoghi in cui poter trascorrere le serate dal centro storico,...

Cosa vedere a Napoli

Napoli città d’arte. La città offre una molteplicità di siti monumentali, aree verdi, scorci...