Don Antonio Romano è un sacerdote da più di metà della sua vita: prese i voti 32 anni fa, per poi trasferirsi Chiusano San Domenico e diventare parroco della Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Da allora, sono passati 23 anni: 23 lunghi anni di fedele sacerdozio, pedissequo rispetto e emulazione dei precetti necessari per mantenere quel ruolo spirituale. Ma il parroco di Avellino ha trovato un amore più grande, un credo più forte: una donna che intende sposare.

L’ abbandono dei voti per amore

Una storia, quella tra Antonio e la sua futura moglie, iniziata come tutte le migliori storie d’amore iniziano: un’amicizia. Una lunga amicizia che si è trasformata nel tempo, finché i sentimenti non potevano essere più negati.

In un lungo post, l’ex parroco ha ammesso di aver scoperto di amare una donna, con la quale condivide “sentimenti, aspirazioni, progetti, valore, fede, principi e ideali “. Il suo dolore e la sua sofferenza riguardano questa donna in particolare, ma le convinzioni riguardo i voti di castità sono sempre state problematiche per l’ex religioso.

Don Antonio Romano e il dilemma del voto di castità

Nello stesso post, Don Antonio Romano – il cui nome è volato sulla bocca di tutti gli abitanti del piccolo paese in cui abita – ha parlato dei suoi dilemmi. Dilemmi che hanno caratterizzato la sua vita sacerdotale da anni, mettendolo davanti ai suoi limiti.

“Molti di voi già conoscono la mia storia personale e la mia difficoltà nel vivere la vita celibataria. Mi ero ripromesso di rinnovare la promessa annualmente finché avessi avuto la grazia e la forza per mantenerla. Non ho mai nascosto le mie riserve, né tantomeno ritrattato, le mie convinzioni contro l’imposizione del celibato, come conditio sine qua non, per accedere al sacerdozio. Rispetto la scelta delle autorità ecclesiastiche e non pretendo che la cambino per me” ha precisato sui social.