Carnevale alla Galleria Borbonica Vol. 1, la festa in maschera più originale di sempre
I colori e la magia del Carnevale, uniti al fascino del sottosuolo partenopeo, hanno dato vita ad una notte unica e indimenticabile per il primo party in maschera alla Galleria Borbonica di Napoli.

I colori e la magia del Carnevale hanno fatto breccia nelle profondità del sottosuolo di Napoli lo scorso sabato 3 febbraio, regalando una notte indimenticabile ai partecipanti della prima edizione dell’esclusivo Carnevale alla Galleria Borbonica, il più cool di sempre. Con la sua corte di maschere, la serata – organizzata da Galleria Borbonica, Visivo Comunicazione e Vivere Napoli – è stata un trionfo di seduzione e suggestioni.
Carnevale alla Galleria Borbonica Vol. 1, grande successo per il primo party in maschera nel sottosuolo partenopeo
Un’atmosfera intrisa di fascino e di mistero, grazie all’eccezionale ed insolita cornice delle profondità del sottosuolo partenopeo, che hanno accolto l’evento che ha registrato il tutto esaurito. Da via Morelli fino all’area delle terrazze, con le zattere e le gigantesche cisterne quattrocentesche illuminate in uno spettacolo multicolore, che ha reso ancora più incredibile una location già straordinaria di suo.
Le maschere, i colori e le inconfondibili note di Lunare Project hanno fatto il resto, dando vita ad una sfilata armoniosa, variopinta e stupefacente per il primo party in maschera nelle viscere della città di Napoli. Dai personaggi della Casa di Carta a quelli di Arancia Meccanica, passando per una moltitudine di costumi originali e di abiti scenici spettacolari, la Galleria Borbonica è stato lo scenario della festa di Carnevale più estrosa mai organizzata in città.
Una notte magica e speciale che ha rivelato il lato più incantevole del Carnevale, unendo fantasia, storia, colori, divertimento e musica. Un evento che ha reso omaggio alla bellezza che il sottosuolo di Napoli cela, regalando a tutti i presenti una serata in maschera indimenticabile.
Siete pronti per il Vol.2? Stay tuned!
Fotografie di Francesco Begonja e Marco Carotenuto.

