6 canzoni napoletane in tema natalizio da conoscere
Il repertorio musicale napoletano è un portagioie di narrazioni orali in cui si cantano le tradizioni. Scopriamo quelle in tema natalizio!
La canzone napoletana è una testimonianza atavica e reiterata nelle varie generazioni di narrazione orale e popolare, è un portagioie di leggende, valori e curiosità della tradizione partenopea, è un tesoro prezioso da custodire. La produzione musicale partenopea, di conseguenza, gode anche di un vasto e affascinante repertorio dedicato all’avvento del Natale, in cui si cantano i valori, le tradizioni e la bellezza dei preparativi natalizi, dei presepi, e dei momenti condivisi con i propri cari. scopriamo insieme i brani napoletani e natalizi cult!
I brani partenopei da scoprire in procinto del Natale
- Quanno nascette ninno: è una canzone di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori scritta nel 1754 e pubblicata successivamente nel 1816. È conosciuta anche come Pastorale o Per la nascita di Gesù. L’origine della sua realizzazione è incerta, non si sa se sia stata creata a Nola o nella città di Deliziosa. La canzone racconta la storia della nascita di Gesù, ma non si limita alla narrazione della sacra vicenda. Parla anche dei cambiamenti che la nascita del Cristo porta nel mondo, dal punto di vista spirituale e sociale. La sua popolarità è racconto che ha influenzato altre canzoni natalizie, come la famosa Tu scendi dalle stelle.
- Mo vene Natale: una canzone datata al 1955, eseguita dal grande maestro Renato Carosone. Una canzone festosa, allegra ed ironica che, in realtà, narra di una condizione molto comune di quegli anni. Molti napoletani versavano in uno stato di assoluta indigenza, ossia la mancanza di denaro, nel periodo natalizio. Un’assenza di disponibilità economica meticciata con la noia che ciò comporta, cantata in una chiave assolutamente divertente ed esuberante, è la prova lampante dello spirito autoironico e combattivo dei napoletani in situazioni di disagio.
- Tarantella ‘e Natale: una canzone molto simile ad una filastrocca popolare, cantata da Mario Abbate nel 1964. La canzone riconferma lo spirito ironico napoletano, capace di cantare situazioni spiacevoli in modo intrattenente. Il testo di questo brano racconta di una famiglia molto numerosa che versa in condizioni di precarietà, in cui il Natale genera più preoccupazioni che gioie.
- É ‘nnato: questa canzone di spiccata profondità e sensibilità non è esclusivamente un inno al Natale ma una forma di denuncia sociale per le iniquità del mondo. Il maestro Enzo Avitabile, mediante il suo solito mix di suoni, non perde occasione per compiere toccanti paragoni. In questo caso paragona la natività, quindi Gesù bambino che sta per nascere, a tutti i bambini vittime di guerra e povertà che non possono vivere l’infanzia in modo sereno come invece meriterebbero. Cristo nascituro, quindi, è l’incarnazione del male e delle violenze dei giorni nostri.
- ‘O zampugnaro ‘nnammurato: questa canzone ha un epilogo opposto rispetto ‘a Nuvena. Pure in questo caso, il protagonista è uno zampognaro. Da Avellino si reca a Napoli per lavoro, lasciando a casa Filumena, la sua amata. La donna, paziente e devota, lo attende al suo ritorno. Durante il suo soggiorno napoletano, il protagonista si invaghisce di una donna sposata, tradendo così la sua Filumena. La narrazione culmina in un finale amaro, segnato dal tradimento e dalla tristezza. Il brano è scritto da Armando Gill – pseudonimo di Michele Testa – ed è stata interpretata da importanti artisti della musica italiana, tra cui Roberto Murolo, Massimo Ranieri e Aurelio Fierro, portando con sé un messaggio di malinconia e riflessione sul tradimento e l’amore.
- Un Natale con noi: un’avvolgente sinfonia policorale realizzata nel 2010, sullo stile neomelodico, cantata da Alessio, Marilena, Fortuna, Raimondo, Salvatore Filangieri e Gianluca. Un canto a più voci in cui si invita alla celebrazione dell’amore e dei buoni sentimenti in procinto delle festività natalizie. Un canto sensibilizzatore che pone l’attenzione sui meno fortunati e su chi versa in condizioni di privazione e sofferenza. I cantanti invitano il prossimo ad essere generoso e solidale, in quanto tutti meritano di vivere serenamente il Natale.
"A gallina fa ll'uovo e ô vallo ll'abbruscia 'o mazzo", cosa vuol dire e quando si usa?