Sì al terzo mandato di De Luca, approvata la legge in Campania
Approvata la legge che consente il terzo mandato a Vincenzo De Luca in Campania.
Terzo mandato De Luca, le legge che consente all’attuale governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di candidarsi per la terza volta ha ottenuto il via libera dal consiglio regionale. L’approvazione ha visto 34 voti favorevoli, 16 contrari e un’astensione. Il Presidente ha mostrato un piccolo corno rosso in aula prima del voto.
Sì al terzo mandato di De Luca in Campania
La proposta di legge è stata sostenuta dai partiti di maggioranza di centrosinistra e dalla consigliera Valeria Ciarambino (gruppo misto), mentre l’opposizione è arrivata dal centrodestra, dal Movimento 5 Stelle e dalla consigliera Maria Muscarà (gruppo misto); la consigliera Bruna Fiola (Pd) si è astenuta.
2500 anni dalla fondazione di Neapolis: Il Comune si prepara alle celebrazioniIl provvedimento stabilisce che “non è immediatamente rieleggibile alla carica di Presidente della Giunta regionale chi, allo scadere del secondo mandato, ha già ricoperto ininterrottamente tale carica per due mandati consecutivi ”, come ha spiegato il Presidente Giuseppe Sommese, aggiungendo che il conteggio dei mandati avrà effetto a partire dall’attuale legislatura, alla data di entrata in vigore della legge.
La nuova normativa mira a recepire una disposizione nazionale, allineando la legislazione regionale e garantendo piena legittimità al quadro giuridico vigente.
“Prendiamo atto del voto del Consiglio regionale della Campania che apre alla possibilità di un terzo mandato per l’attuale presidente della Regione”, ha dichiarato Igor Taruffi, responsabile organizzazione nella segreteria nazionale del Pd. Ha però ribadito che la posizione del Pd nazionale resta ferma sul limite di due mandati per le cariche monocratiche. Taruffi ha precisato che il partito non sosterrà la candidatura di De Luca alle prossime elezioni regionali, indipendentemente dal voto odierno.
Anche il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli (FdI), ha espresso critiche sulla legittimità della legge e ha previsto che il governo interverrà per contestare il provvedimento.