A Natale è giusto e forse anche obbligatorio credere in qualcosa di migliore, chiedere un miracolo importante, un avvenimento positivo.

Lo sanno bene i bimbi, che credono fermamente in Babbo Natale finché possono, ma anche dopo sperano fortemente che qualcosa di bello accada per loro a ogni Natale. Come riporta Il Mattino, i bimbi del Pausilipon e tutti i piccoli che sono costretti a scrivere letterine dalle stanze di ospedale, chiedono solo una cosa: di poter tornare alle loro vite, a casa. Le loro letterine spezzano il cuore, come testimonia Anna Di Biase, volontaria napoletana, che mette le sue energie a disposizione dei piccoli meno fortunati.

I bimbi malati e le loro lettere che spezzano il cuore: la piccola Gemma chiede di tornare a casa

La volontaria Anna Di Biase ha imbucato e raccolto le lettere dei piccoli malati che hanno come stanza, casa e svago le stanze d’ospedale del Pausilipon di Napoli. Anna imbuca le lettere nella sua chat, conosciuta come SPA ovvero Società per Amore, con la quale prova a mettere le risorse positive della città al servizio dei più bisognosi.

La piccola Gemma ha scritto quella che forse risulta essere la lettera più straziante per questo Natale 2023. “Caro Babbo Natale, mi chiamo Gemma e ho la leucemia. Da molto tempo la mia casa è una stanza del Pausilipon. Le giornate passano tra esami, flebo e chemio…i dottori hanno detto che tornerò a casa a gennaio ma abbiamo lo sfratto tra pochi giorni. Possiamo andare a casa della nonna ma si deve mettere il pavimento, fare il bagno, la cucina e pittare i muri . Spero che la mia storia tocchi il cuore di chi può darci una mano…“. Grazie ad Anna, la solidarietà di chi ha ricevuto il suo messaggio si è messa in moto e presto il suo desiderio diventerà realtà: il Natale, talvolta, contiene quella magia in cui abbiamo sempre sperato da piccoli.

A volte,  Babbo Natale è solo una persona buona che ha pensato agli altri.