Morte Maradona, 8 rinvii a giudizio per omicidio: “Poteva essere ancora vivo”
Otto i rinvii a giudizio per omicidio colposo nell'indagine dietro la morte del campione Diego Armando Maradona: le affermazioni del giudice sono dure e chiare
Morte di Diego Armando Maradona, è svolta: otto i rinvii a giudizio per omicidio colposo con circostanze aggravanti. Il quotidiano La Nacion riferisce le nuove informazioni riguardo una causa che sta a cuore a molti fan del Pibe, morto per infarto nel novembre 2020, all’età di 60 anni.
Otto persone rimandate a giudizio nel caso Maradona
Morte Maradona, le persone che verranno processate sono otto operatori sanitari: rischiando condanne dagli 8 ai 25 anni di reclusione. Secondo i pm, erano stati “protagonisti di un ricovero domiciliare senza precedenti, totalmente carente e sconsiderato“, e aveva commesso una “serie di improvvisazioni e inadempienze lasciando l’ex fuoriclasse argentino completamente solo“.
Pizzerie, in Campania ne chiudono 7mila: una regione del Nord ha il primato per attivitàSono coinvolti nel processo il medico di famiglia, Leopoldo Luque, lo psichiatra e alcuni infermieri. Il pm ha continuato, dichiarando: “l’ex giocatore era stato abbandonato al suo destino”.
Le parole di Dalma, la primogenita di Diego, contro il medico Luque, sono chiare: “Luque sei un figlio di pu***na e spero sia fatta giustizia. Non ignoriamo però chi è la persona che lo ha presentato a mio padre, lo ha assunto e gli ha pagato lo stipendio è Matias Morla. Ho finito ora di ascoltare gli audio tra Luque e la psichiatra e ho vomitato. L’unica cosa che chiedo a Dio è che faccia giustizia“.