Corso Umberto I, perché “il Rettifilo” a Napoli si chiama così?

Corso Umberto I, a Napoli, comunemente chiamata Rettifilo, è la strada che collega Piazza Garibaldi a Piazza Bovio. Si tratta di una delle strade storiche più recenti della città.

Tradizioni e Curiosità
Articolo di , 10 Set 2024
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Foto Shutterstock

Il Corso Umberto I, a Napoli comunemente chiamata “Rettifilo”, è la strada che collega Piazza Garibaldi a Piazza Bovio (conosciuta anche come piazza Borsa). La strada nasce in età Umbertina, nel corso dei lavori del Risanamento, un grande intervento urbanistico iniziato verso la metà dell’ottocento e terminato nel 1884, in seguito ad una grande epidemia di colera.

Successivamente a questo evento, si decise il risanamento” della città. Fu l’allora sindaco Nicola Amore il promotore di questo intervento. Si sventrarono interi quartieri nella zona Pendino, Porto, Vicaria, abbattendo vicoletti e abitazioni fatiscenti, ma anche palazzi storici di importanza architettonica e Chiese, e si diede a tutta la zona centrale della città un nuovo assetto. 

Gli oggetti della disgrazia nella superstizione a Napoli

Foto di Wikimedia Commons

Rettifilo di Napoli, perché si chiama così?

Corso Umberto I fu inaugurato nel 1894 e, per via della sua linearità, gli venne conferito il nome generico tipico delle strade di questo tipo: rettifilo. Un termine che richiama l’idea del “filo” usato per mantenere diritti i muri durante la costruzione degli edifici.  Durante l’epidemia di colera, il re Umberto I di Savoia dimostrò una vicinanza straordinaria alle necessità della popolazione napoletana. Questo portò alla denominazione della nuova strada come Corso Re d’Italia, e Umberto fu affettuosamente soprannominato “il Re Buono” dai napoletani.

Successivamente, il  nome cambiò nuovamente in Corso Umberto I, ma rimase per sempre “rettifilo” per gli abitanti di Napoli. Corso Umberto I è oggi dominato da edifici importanti, tra cui la Chiesa di San Pietro Martire a Piazza Ruggiero Bonghi, la maestosa sede dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e il borgo orefici con le sue botteghe di grande qualità.

Il rettifilo tra storia e curiosità

Una curiosità storica è che all’incrocio fra il Corso Umberto e via Duomo venne ricavata una piazza, e furono progettati nei quattro angoli dei palazzi tutti omogenei fra loro e coerenti con l’architettura civile italiana dell’epoca, tutto il corso Umberto è un pezzo della Roma umbertina (Esquilino, ad esempio) trapiantato nel centro storico di Napoli. Sebbene il nome della piazza sia Piazza Nicola Amore, la maggior parte dei napoletani si riferisce al luogo chiamandolo “i quattro palazzi”, per via dei quattro angoli tutti uguali.

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