Gli oggetti della disgrazia nella superstizione a Napoli
Lo specchio, la scala e tutti gli oggetti che fanno parte della superstizione napoletana.

Qualche napoletano potrà anche mentire a proposito di questo argomento , magari per scaramanzia, ma la superstizione è parte integrante della vita di qualsiasi persona nata e cresciuta qui, a Napoli.
Sono tanti gli oggetti della disgrazia nella superstizione di Napoli, e molti di questi provengono da credenze antiche che hanno in qualche modo cambiato il modo di approcciarsi alla quotidianità a qualsiasi napoletano.
Lido Mappatella a Napoli, perchè si chiama così?D’altronde, chi almeno una volta della propria vita non ha scelto di evitare di passare sotto ad una scala?
Nel particolare mondo delle credenze partenopee è abbastanza facile trovare oggetti “sacri” o “proibiti” investiti di particolari “poteri” soprannaturali, dotati, per inspiegabile volere del destino, di un’energia misteriosa.

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‘O Specchio
Anticamente, veniva attribuito a quest’oggetto il potere di imprigionare l’anima dei defunti.
Fino agli anni ’7,0 si pensava che una volta morti, gli spiriti vagassero in casa alla ricerca della porta dell’aldilà. Per tale motivo in seguito a un lutto, ogni specchio veniva coperto o capovolto per impedire all’anima del morto di restarne impigliata all’interno potenzialmente per l’eternità.
Da qui anche la diffusa credenza che rompere uno specchio portasse 7 anni di disgrazia.
La rottura di questo infatti, “infrangerebbe anche l’anima” di chi si sta specchiando ma soprattutto, libererebbe tutte le anime che nel corso degli anni sono state imprigionate all’interno di esso.

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‘O Sale e l’ Uoglio
Versare sale o olio viene considerato un cattivo presagio, oltre che ad uno spreco.
Pare che tale leggenda nasca in realtà dall’indiscusso valore degli alimenti poiché in passato entrambi gli oggetti, venivano considerati beni preziosi, visto l’elevato costo.
Se in tal senso dovessero cadere sale o l’olio, ci sono alcuni rimedi per sventare alla “disgrazia”:
- Se cade il sale, raccogliere i granelli e buttarne tre manciate dietro la spalla sinistra.
- Se cade l’olio, buttarci sopra del sale per farlo assorbire.

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A’ Scala
Credo che tutti noi, almeno una volta nella nostra vita, abbiamo evitato di passare sotto ad una scala.
Per tale credenza ci sarebbero due spiegazioni valide contenute nel libro di Antonio Emanuele Pimonte “Nella terra delle “janare”.
La prima a quanto pare, ha a che fare con la gran quantità di incidenti domestici, poiché in passato le scale erano fatte a pioli, meno robuste e stabili, quindi le persone tendevano a non passarci sotto per la pericolosità che rappresentava l’azione.
La seconda spiegazione invece è molto più filosofica, legata alla simbologia della scala, intesa come ponte tra il terreno e l’ultraterreno.
L’idea secondo la quale la scala appoggiata al muro, nella tradizione esoterica, rappresenterebbe il triangolo usato, da sempre, a simbolo della divina Trinità, ha fatto sì che oltrepassarla rappresenterebbe un oltraggio, oltre che un gesto “diabolico”.

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‘O Mbrell e ‘O Cappiello
Le regolo sono: mai aprire un ombrello in casa e mai appoggiare un cappello sul letto. Sapete il perché ?
Per quanto riguarda l’ombrello, pare infatti che gli anziani considerassero l’apertura in casa dell’ombrello portatrice di cattivo presagio perché, simbolicamente, rappresentava l’esigenza di coprirsi dalla pioggia che cadeva dal tetto.
Mentre per quanto riguarda il cappello, pare che in passato quando qualcuno moriva, il prete era solito recarsi in casa del defunto per l’estrema unzione. Una volta entrato in camera, il prete era solito togliersi il cappello in rispetto del defunto poggiandolo ai piedi del letto.

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