La struttura che ancora oggi si vede del Castello Aragonese di Ischia, come appunto il suo nome, si deve agli Aragonesi e più precisamente ad Alfonso di Aragona che nel 1441 decise di costruire una nuova fortezza sulle vestigia di edifici già angioini.
Ma la storia di questo scoglio al largo di Ischia, collegato all’isola per volontà dello stesso Alfonso per mezzo di un ponte, ha origini ben più antiche, infatti, fu abitato già dai greci e quindi dai romani che ritennero particolarmente favorevole per l’insediamento l’intera area, per le sue caratteristiche difensive naturali.
Nautilus Village: il summer camp per ragazzi a pochi passi da NapoliCosì vi sorsero una serie di fortezze, che in maniera ininterrotta si sono susseguite dal 474 a.C. divenendo palcoscenico di numerose guerre ed invasioni. Infatti, l’isolotto è stato nei secoli il posto più sicuro per gli abitanti dell’isola che, qui rifugiandosi, sono sfuggiti alle invasioni e saccheggi di Visigoti, Vandali, Ostrogoti, Arabi, Normanni, Svevi ed Angioini.
Con la ricostruzione aragonese il castello subisce delle profonde modifiche prima fra tutte guadagna appunto l’accesso via terra e all’interno delle poderose mura vengono ospitati un convento di clarisse, uno di monaci basiliani, un seminario, la residenza del principe e 13 chiese di cui una cattedrale.
Nel XVI secolo, periodo del suo massimo splendore ospitava quasi 1900 famiglie.
Con il settecento, finiti i pericoli che venivano dal mare, il castello si popolò lentamente e iniziò il declino della fortezza che nell’ottocento trasformata in carcere per detenuti politici.
Come Arrivare
Dal Porto d’Ischia bus di linea n.7, fino alla località Ischia Ponte.
Contatti: +39 081 992 834 / +39 081 991 959 – info@castelloaragonese.it