“Se Marzo ‘ngrogna”, il detto napoletano sul terzo mese dell’anno
Un detto alquanto immaginifico per un mese molto particolare.

La lingua napoletana è un agglomerato di esperienze. È in grado di esprimere ogni singolo aspetto della vita della città e dei suoi abitanti. Al suo interno contiene infatti tutta l’essenza della napoletanità, rappresentandola nell’unico modo in cui può farlo: in maniera colorita e fantasiosa.
Quando si parla dei napoletani si parla di un popolo originale, sveglio e buffo. E ciò è di facile riscontro nelle parole che scelgono di utilizzare. Queste vengono spesso pronunciate concatenate l’una all’altra fino a formare delle frasi che diventano emblemi. E i suddetti emblemi si trasformano in modi di dire, i quali vengono poi tramandati di generazione in generazione, senza perdersi mai, dimostrando continuamente la propria veridicità e fondatezza.
Arrevotare, il significato del verbo napoletanoQueste espressioni riguardano davvero ogni singolo aspetto della quotidianità, senza dimenticarne alcuno. Non fanno eccezione le condizioni meteorologiche.
Le stagioni generano osservazioni, commenti, idee e sospetti. E tutto ciò viene trasformato in frasi peculiari che si ripetono di bocca in bocca, di epoca in epoca.
Marzo, il terzo mese dell’anno
Il terzo mese dell’anno è un mese dubbio sotto il punto di vista atmosferico. Si tratta di 31 giorni che arrivano dopo tanti altri ricchi del freddo invernale, e che precedono che quelli della leggiadria primaverile. Ma di per sé non hanno caratteristiche precise e sicure.
Non si può affermare che marzo sia un mese freddo quanto gennaio o febbraio, né che sia baciato dal torpore di aprile o maggio. Ogni marzo è a sé stante. Ogni anno ci si può aspettare di tutto da questo mese. E il marzo dello stesso anno può regalare sorprese. Può offrire giornate caldissime, alternate a giornata gelide, senza alcun preavviso, senza che nessuno possa sospettarlo.
In Italia è infatti noto e diffuso un detto molto calzante: Marzo è pazzo.
Ma a Napoli è stato deciso di rendere più immaginifica la questione.
Non bastava un semplice “Marz è pazz”.
A Napoli si dice “Se Marzo ngrogna te fa zumpà o dito cu tutta ll’ogna”
L’espressione afferma che, se il mese di marzo sceglie di mettere il broncio, riesce a farti saltare le unghie. Ciò sottende che se marzo decide di presentarsi in maniera sostenuta, con freddo e temperature poco affabili, lo fa in modo così considerevole che il gelo che porta con sé riesce addirittura a staccarti le unghie dal corpo.
Il detto prosegue inoltre così: “se ingrifa te fa’ levà a cammisa”
Allo stesso modo, se marzo invece decide di presentarsi stizzito dal caldo, riesce a farti togliere anche la camicia.

