Posillipo, perché si chiama così? Il mito dell’incantevole collina napoletana
Reperti archeologici, una bellissima costa ed un panorama mozzafiato per uno dei quartieri più pittoreschi di Napoli: Posillipo.
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Tutti i Napoletani conoscono bene Posillipo, collina della città partenopea estesa fra i quartieri di Bagnoli, Fuorigrotta e Chiaia, ma forse non tutti conoscono le origini storiche del luogo e del nome, che affondano le radici nell’epoca in cui gli antichi Greci abitavano questi luoghi.
Posillipo: perché si chiama così?
Precedentemente conosciuta come Mons Ammenus, il nome odierno viene proprio dal greco Παυσίλυπον (Pausilypon), che significa letteralmente “tregua dal pericolo” o “che fa cessare il dolore”, derivato dall’incantevole vista sul golfo che questo luogo regala ai visitatori.
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Furono proprio loro, i Greci, i primi abitanti di questa collina meravigliosa e, successivamente i Romani, in particolare un ricco cavaliere dal nome Publio Vedio Pollione, che proprio a Posillipo fece erigere la sua lussuosa villa.
Si racconta che questo nobile romano punisse i suoi servi dandoli in pasto alle murene, che allevava in vasche apposite. Un giorno durante un banchetto in cui era presente anche l’imperatore Ottaviano Augusto, uno schiavo disattento ruppe un calice di cristallo e, Vedio, ordinò di gettarlo fra le murene.
L’imperatore, impietosito dalle inascoltate suppliche del servo, ordinò quindi che tutti calici simili, insieme ad altri oggetti preziosi, venissero distrutti. Pollione rimase sdegnato dal gesto, ma non potendo punire lo schiavo per quello che anche Augusto aveva commesso, alla fine si calmò.
Oggi la villa, o ciò che ne resta, fa parte del parco archeologico di Posillipo, aperto nel 2009 e accessibile dalla discesa Coroglio, attraverso l’imponente Grotta di Seiano.
Dopo l’età antica la popolazione di Napoli si rinchiuse nella cinta muraria e l’intera zona di Posillipo cadde in rovina, dovuta all’incuria e alle invasioni barbariche.
I pochi borghi sulla collina avevano una vita sociale indipendente dalla città e solo nell’epoca vicereale la nobiltà iniziò a popolare la zona, come i predecessori romani, con la costruzione di nuove ville.
Buona parte della zona è stata ricostruita dopo la seconda guerra mondiale, ma molti edifici storici sono sopravvissuti, come Villa Rosebery, la famosa residenza estiva del Presidente della Repubblica.
Oltre alle sue vedute poetiche e la sua ricca storia millenaria, Posillipo regala ai suoi visitatori un pittoresco tratto di costa, composto da baie e scogli emersi dal mare.
In particolare sulla punta di capo Posillipo, troviamo il Parco sommerso di Gaiola, creato nel 2002, che si estende dal porticciolo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi, le cui acque circondano gli isolotti della Gaiola.
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Da dove deriva il termine: all’intrasatte?