Il mito della Gaiola, tra panorama e maledizioni
La Gaiola è un’area marina protetta del golfo di Napoli ma, oltre ad essere famosa per le sue bellezze naturali, è famosa anche per il suo lato più oscuro.
Che si chiami Gaiola o Caiola il posto è sempre quello: bellissimo e dal panorama e mare stupendo, poi chiamala come più ti piace, il nome Gaiola comunque significa piccola grotta.
La maledizione della villa della Gaiola
La Gaiola è un’area marina protetta del golfo di Napoli, ma oltre ad essere conosciuta per le sue bellezze naturali, e per i resti antichi nelle sue acque, è famosa anche per il suo lato oscuro molto in contrasto con le rocce soleggiate e il mare cristallino che la rappresentano
Le leggende, misteri e credenze che l’avvolgono da sempre può rendere questo luogo con il suo caratteristico isolotto un posto tetro e spaventoso.
Una delle storie più conosciute risale al 1926, anno in cui una nobildonna tedesca annegò in mare mentre stava andando sull’isolotto della Gaiola che al tempo era collegato con una teleferica. Questa morte portò al suicidio dei due uomini che stavano ospitando la donna nella Villa della Gaiola.
Dopo questo avvenimento la villa ebbe diversi successori a causa delle varie morti che questo tratto di mare provocava, diversi fallimenti di aziende e attracchi di barche andati male valsero il nomignolo di questa zona come “jellata”.
Anche chi, ricco, cercò di dare una nuova impronta positiva alla Gaiola finì sul lastrico come il barone Paul Karl Langheim e non fu l’unico. Tutti gli altri successori della villa, soprattutto tedeschi, per un motivo o un altro finirono sommersi dai debiti o sul lastrico o morto.
Infine la Villa divenne proprietà della Regione Campania che a causa della stessa maledizione finì in miseria anch’essa… ok scherzo, la villa qui non c’entra niente, qui la causa è la “maledizione del magna magna”.
Se questo non bastasse a dare alla Gaiola un aria oscura continuiamo con altre storie, andando molto indietro nel tempo e che riguarda la villa di Publio Vedio Pollione, ora una delle tante rovine sommerse, il quale dava in pasto alle murene i suoi schiavi vivi.
Si pensa che la causa di tutte queste maledizioni sia dovuta all’ira della Venere Euplea che forse aveva un tempio sull’isola della Gaiola ed è protettrice dei navigati, mentre punisce chi profana il luogo.
Comunque nei secoli i successori della Gaiola sono stati davvero molti, tra cui anche chi ha deciso di fare degli scavi autonomi portando alla luce resti antichi e spesso nemmeno dichiarandoli senza contare i danni irreparabili fatti ai pezzi e luoghi antichi fatti da persone non del settore.
Ultimamente poi si è scoperto che uno dei successori della villa della Gaiola aveva nascosto un affresco che raffigurava un viso gigante e terrificante, e fu nascosta proprio perché si pensava portasse sfortuna.
In realtà è probabile che quell’affresco rappresenti invece la Gorgone o forse Medusa, e in questo caso è un simbolo che dovrebbe portare fortuna, ma evidentemente quel proprietario non lo sapeva.
Ecco cosa succede a chi priva il resto del mondo di scoperte archeologiche o artistiche tenendosele per se! Poi finisce sempre in tragedia!
Comunque se foste interessati a tutte le storie che circondano questa parte di Posillipo vi consigliamo di leggere qualcosa a riguardo, oltre che farvi visita, perché i racconti sono davvero tanti e comprendono anche maghi, lo scrittore di Sherlock Holmes e Gianni Agnelli.
Dopo avervi terrorizzato quanto basta, vi invitiamo ad andarla a visitare al più presto!
L’unica raccomandazione che sentiamo di darvi è che se siete dei miliardari tedeschi e avete intenzione di comprarvi la Gaiola, magari un ripensamento sull’acquisto può essere utile.
Scherzi e morti a parte, tanto la maledizione sembra finita da un bel po’ ormai, la Gaiola è un luogo davvero importante a livello panoramico.
I resti romani che vi si trovano nelle sue acque e la varietà delle specie marine che le abitano sono davvero da vedere.
Il parco marino sommerso di Gaiola
Per visitare il parco marino sommerso della Gaiola vi si organizzano gite in battelli con fondo trasparente o attività di snorkeling, inoltre ci sono anche attività educative per scuole.
Oltre alla vita sommersa altri luoghi da vedere sono la grande Villa del Pausilypon con le sue terme, giardini, aree per spettacoli e la sua architettura in generale. Per arrivarvi c’è una barca che vi traghetterà sull’isola, molto meglio delle periferiche instabili.
Infine vi consigliamo una gita presso il Parco Archeologico Ambientale di Pausilypon, tra tutte queste attività non ce ne sarà una che vi lascerà insoddisfatti.
Il mistero, il panorama, le bellezze naturali rendono questo posto unico nel suo genere, una delle perle del Mediterraneo. Con la speranza di non avervi terrorizzato troppo vi auguriamo una bella giornata in questo luogo così magnifico sotto tutti i punti di vista.