La neonata ascensore di Monte Echia diventerà presto una Stazione dell’arte. Come riporta Fanpage.it, sono in arrivo opere visive, sculture e installazioni sonore, tutte incentrate sulla figura di Parthenope, la leggendaria sirena a cui è legato il mito della fondazione della città.

L’ascensore di Monte Echia si trasforma nel “Tempio di Parthenope”

Opere visive, sculture ed installazioni sonore sono in arrivo per l’ascensore di Monte Echia, che collega Santa Lucia al Belvedere di Pizzofalcone, allo scopo di conoscere di più circa le origini di Parthenope e percorrere itinerari urbani che ricollegano l’Acropoli del Monte Echia, la Necropoli di via Nicotera e le cave di tufo di Cappella Vecchia. Il tutto è parte integrante del progetto di arte pubblica “Materia Viva – Percorso Euploia“. A divulgare la notizia i colleghi di Fanpage.it.

Dall’ascensore di Monte Echia partirà un nuovo itinerario culturale e turistico alla riscoperta delle radici della città. Tre le tappe di un percorso che parte dalla stazione dell’ascensore e tocca l’Acropoli di Napoli, la Necropoli, e le cave di tufo di via Cappella Vecchia, nei pressi di piazza dei Martiri. La scelta di introdurre l’arte all’interno del servizio di trasporto risponde all’esigenza di divulgare le origini di Parthenope, sirena simbolo della città ma anche nome della prima colonia greca che sorse sul Monte Echia nel VII secolo a.C. Neapolis, infatti, arrivò solo qualche secolo dopo.

La valorizzazione dell’ascensore, così come di tutta l’area circostante, è stata fortemente voluta dall’assessore ai Trasporti, Edoardo Cosenza. L’idea iniziale era stata fortemente sostenuta dall’assessore alle infrastrutture, passata poi in capo per la realizzazione all’area Cultura.

Il Comune di Napoli, infatti, dopo l’inaugurazione dell’ascensore di Monte Echia, avvenuta lo scorso aprile, che ha riscosso un grandissimo successo di pubblico, ha deciso di valorizzare il promontorio Pizzofalcone, che attraversa un’area di grande valore storico della città.