Cosa significa “Abbabbiare” a Napoli?
Chi ha una bella parlantina spesso fa colpo ma, talvolta, dietro di questa si celano abilità da tenere d'occhio, per non cadere in qualche tranello!
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“Non dà rett, chill te vò sul abbabbià!”, sentiamo spesso dire a Napoli e il consiglio può provenire fa chi ci vuole bene come da chi ha avuto esperienze negative con i chiacchieroni o magari con quella stessa persona. I napoletani, quelli veraci, hanno il dono della parlantina, una cosa che li ha resi famosi in tutto il mondo, anche grazie ad una certa mimica. Può capitare – e non solo a Napoli – che qualcuno usi la proprietà di linguaggio per approfittarsi del prossimo o che sia necessaria per raggiungere uno scopo. Ma cosa significa abbabbiare a Napoli? Andiamo ad analizzare il termine!
Origine della parola Abbabbiare
Sono diverse le teorie sulle origini di questa parola. La radice latina della parola “babbeo” è simile, anche se in questo caso si riferisce ad un verbo, un’azione ai danni dell’ingenuo che resta appunto abbabbiato dalle parole di qualcuno. L’origine del lemma è greca e deriva da babaino, che significa culla, quindi sempre riferito all’interlocutore, si può dire ingenuo come un bambino. Un’ulteriore ipotesi sulle origini della parola si riconduce al suono onomatopeico bab, ovvero labbro e più precisamente bocca, per cui si può collegare al modo di dire: pendere dalle labbra, in questo caso di chi è capace di coinvolgerci a tal punto da condividere ogni singolo pensiero e parola, anche se in contrasto con le proprie convinzioni.
La devozione per San Gennaro candidata a patrimonio dell'UmanitàQuando viene usato questo termine
Le occasioni per “abbabbiare” qualcuno – o essere abbabbiati – possono essere molteplici. Purtroppo, questo accade quasi sempre quando la persona che usa l’eloquio in maniera così convincente, non ha buone intenzioni. Ingannare, imbrogliare o lusingare, spesso sono le armi di chi ha bisogno di ottenere qualcosa da noi. Facciamo qualche esempio: una persona che desidera l’attenzione di un’altra, magari facoltosa o famosa, decide di usare tutte le sue armi di seduzione, riuscendo nell’intento di “abbabbiare” l’altro, pur non amandolo sinceramente.
O ancora possiamo immaginare uno scambio commerciale in cui il venditore, ben consapevole che il suo prodotto non vale un fico secco, sia talmente bravo a parole, da indurre il suo cliente ad un acquisto azzardato! Jordan Belfort, portato sullo schermo da Leonardo Di Caprio, ha convinto per anni migliaia di americani ad acquistare azioni che non valevano nulla, grazie alla sua parlantina!
“Abbabbiare” in senso buono si può?
Un paio di esempi meno negativi però possiamo trovarli. In qualcuno che, pur di conquistare un cuore, ricorre all’aiuto dei familiari della persona interessata, abbabbiandoli a tal punto che questi cercheranno a loro volta di convincere la persone che lui o lei è l’anima gemella!
Molto spesso capita anche che si ricorra alla chiacchiera coinvolgente e all’inganno a fin di bene, cercando di rendere una situazione meno grave o complicata di quella che è in verità. A Napoli c’è molto spesso la tendenza ad alleggerire le situazioni spiacevoli con le parole, magari anche per autoconvincimento! E forse questo è un altro segno inconfondibile di un popolo meravigliosamente contraddittorio!
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