“Cicerenella”, come Liberato ha arrangiato l’antica tarantella di Posillipo
"Cicerenella" è uno dei nuovi brani del nuovo disco di Liberato. È una versione in chiave moderna dell'antica tarantella di Posillipo. Scopriamo l'origine della tarantella, il suo significato e il modo in cui Liberato l'ha interpretata.

Liberato canta ancora, questo è lo slogan virale sui social a seguito del ritorno in scena del misterioso artista napoletano. Canta ancora e canta proprio una versione arrangiata di “Cicerenella”.
Allo scoccare preciso della mezzanotte del 10 maggio, il misterioso artista partenopeo Liberato ha reso online il suo nuovo disco “Liberato II”. I brani della playlist sono un chiaro omaggio alla storia, alla cultura e alle usanze tipicamente napoletane.
Notte Europea dei Musei in Campania: aperture serali a 1 €. Ecco doveI videoclip sono ambientati nei luoghi partenopei più iconici come Marechiaro, Mergellina, Palazzo Reale e il Chiostro di Santa Chiara.
Vi sono chiari riferimenti alla dinastia reale dei Borbone ed al mito della sirena Partenope. Un altro riferimento importante è proprio quello alla tarantella popolare di “Cicerenella”. Scopriamo insieme la storia di “Cicerenella”, il suo significato e come Liberato l’ha riadattata!
“Cicerenella”, la storia della canzone popolare napoletana
Cicerenella significa letteralmente, in lingua napoletana, piccolo cece. Nella cultura di massa provinciale, è un nomignolo goliardico ed affettuoso per fare riferimento a dei bambini o a delle persone fisicamente minute.
Questa canzone popolare napoletana è stata composta intorno al XVIII secolo e si è diffusa in età romantica. Come tutti i motivi popolari, i suoi autori originari sono d’identità ignota. Fatto sta che è ritenuta una tarantella a tutti gli effetti ed, infatti, è comunemente conosciuta come Tarantella di Posillipo.
Ha riscosso fin da subito successo e approvazione dal pubblico napoletano e molti dei più importanti cantanti napoletani l’hanno interpretata, come ad esempio Roberto Murolo nel 1963 e la Nuova Compagnia di Canto Popolare nel 1972.
Come Liberato ha riadattato la tarantella di Posillipo
“Cicerenella”, o la Tarantella di Posillipo, secoli fa è stata composta per la prima volta con l’uso strumentale delle castagnette e dei tamburelli. Liberato l’ha riadattata in chiave moderna ed elettronica.
È proprio un marchio di fabbrica per Liberato quello di riadattare le ataviche melodie tradizionali nel genere Alternative R&B, cantando testi scritti in lingua napoletana con versi alternati in lingua spagnola, francese ed inglese.
Ha seguito questo stile anche nella realizzazione di “Capri Rendez-Vous”, videoserie per la regia di Francesco Lettieri.
“Cicerenella” segue lo schema della filastrocca dialettale: una sequenza di strofe alternate da un ritornello.
Le strofe sono ricche di assonanze e raccontano del comportamento estroso e malizioso della protagonista Cicerenella, dal quale trae il nome la canzone. Cicerenella è una donna insolita ed estroversa che usa in modo spasmodico un’infinità di oggetti che man mano vengono citati nella canzone.
Vi sono presenti diversi doppi sensi che, non a caso, vengono esplicitati e potenziati dalle modifiche testuali di Liberato. Quest’ultimo ha mantenuto fedeltà al ritornello che fa: “Cicerenella mia sì bbona e bella… Cicerenella mia sì bbona e bella…” ed ha riportato integralmente anche alcune strofe come: “Cicerenella teneva ‘no gallo, tutta la notte nce jeva a cavallo/ essa nce jeva po’ senza la sella, chisto è lo gallo de Cicerenella”. Altre, invece, il misterioso cantante napoletano le ha stravolte ed arricchite.
Da notare che Liberato ha scelto per questa canzone un videoclip che inscenasse un momento ludico alla corte dei Borbone, dove il re appunto osserva divertito lo spettacolo delle marionette di Pulcinella. Tale scelta registica è indice del forte desiderio dell’artista di voler associare la tarantella di Cicerenella a tutte le altre figure storiche e drammaturgiche partenopee, al fine di rendere omaggio al patrimonio storico e artistico della sua terra in tutta la sua totalità.

