Chiachiello: significato e origine del colorito termine napoletano
Sicuramente un termine poco carino: ecco chi è il Chiachiello a Napoli!
La lingua napoletana è ricca di termini con significati difficilmente comprensibili per un non campano. Ciò perché non richiamano nessuna parola a rinomanza nazionale che possa far comprenderne il senso ad un abitante di un’altra regione del Bel Paese. Tra questi vi è sicuramente chiachiello. In questi casi, l’unica operazione da fare è spiegare il fitto contenuto di significato del termine presente nella particolare lingua riconosciuta dall’UNESCO.
Il significato di chiachiello
Chiachiello rientra tra i vocaboli dispregiativi che il colorito napoletano possiede. Se ne fa uso per descrivere una persona che non spicca per forza d’animo, affidabilità e serietà. Il chiachiello è un personaggio debole, inconcludente. Dotato di una ridondante parlantina, non dà seguito alle parole pronunciate, che risultano vacue, inutili, vuote.
3 Parole che cambiano significato dall'italiano al napoletanoL’etimologia del termine chiachiello
Negli anni si è cercato di attribuire una provenienza certa a chiachiello. Si è fatto perciò grande ricorso alla storia di Napoli, ripescando tutte le influenze ivi giunte. Però ad oggi non si è arrivati ad una conclusione sicura.
Ecco tutte le opzioni vagliate:
- Si è arrivati a studiare somiglianze con la lingua greca, rispolverando il termine blakikos, il cui significato era codardo.
- Si è passati anche per la lingua latina, analizzando il termine cloac(u)la con l’aggiunta del suffissio iello, che indicava i canali di spurgo. Questi ultimi richiamerebbero il chiachiello per il loro contenuto, ma anche per la loro struttura: una cavità vacante.
- Un’altra papabile alternativa è fornita dalla lingua spagnola, nel dettaglio dalla parola cualquier, qualunque, che ricorderebbe il qualunquismo insito nel chiachiello.
- Si è giunti, infine, alla recente origine onomatopeica. La teoria vuole che il termine derivi da “Chià – Chià”, suono della bocca inutilmente chiacchierina.
Senza nessuna base, ma solo per assonanza io direi che deriva si dal greco ma dalla parola “pucchiacca” ,(da pyr (fuoco) + koliòs (fodero)”fodero infuocato”.Con il diminutivo “puc-chiacchiello” che diventa “chiachiello”.
femminuccia inaffidabbile e codardo.
Opto per l’ultima spiegazione, cioè, voce onomatopeica. Antonio Salzano nel suo Vocabolario Napoletano-Italiano e Italiano-Napoletano, edizioni del Giglio, Napoli, SEN, 1979, così spiega il termine: chiachiéllo/-èlla / -éppo / – èppa, agg. <>.
Opto per l’ultima spiegazione, cioè, voce onomatopeica. Antonio Salzano nel suo Vocabolario Napoletano-Italiano e Italiano-Napoletano, edizioni del Giglio, Napoli, SEN, 1979, così spiega il termine: chiachiéllo/-èlla / -éppo / – èppa, agg. .